Un incontro proficuo, pieno di spunti e di passione. Questa la sintesi dell’audizione che ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri (10 luglio n.d.r.)nei locali dell’ex sala consiliare di Corigliano in cui la Commissione Statuto presieduta da Maria Salimbeni ha incontrato e si è confrontata con gli ex sindaci delle due città. Un flusso di interventi di alto spessore, introdotto dai saluti del Sindaco Flavio Stasi e dal Presidente del Consiglio Comunale Marinella Grillo, che ha visto prendere la parola Filareto e Romano per la città di Rossano mentre per Corigliano sono intervenuti Straface, Esposito, Genova, Giovanni Pistoia, Morrone e l’ex senatore Franco Pistoia. «Questo è il primo incontro di apertura alla città dopo i lavori preparatori – ha spiegato Maria Salimbeni – ed era giusto partire proprio da chi ha avuto l’onore e l’onere di amministrare le nostre due comunità in passato. A tutti è stato chiesto non solo l’intervento in presenza ma anche un contributo scritto che resterà agli atti e sarà pubblicato insieme a tutti i materiali che saranno elaborati in questo percorso importantissimo, quello da cui nascerà il primo statuto di Corigliano-Rossano». Dall’incontro sono emersi su tutti alcuni spunti ben precisi: lavorare sulla nuova identità curando in particolar modo i due centri storici che custodiscono l’anima e la storia del nuovo comune, armonizzare il funzionamento della macchina comunale, mettere nero su bianco diritti e doveri dei cittadini. Durante la seduta della commissione sono intervenuti per la maggioranza i consiglieri Rotondo, Mattia Salimbeni e scorza mentre per la minoranza hanno preso la parola Scarcello, Madeo e Zagarese. «Quello che stiamo vivendo è un momento epocale – ha chiosato il presidente Salimbeni – e sentiamo come commissione tutto il peso della responsabilità. Proprio per questo non ci limiteremo agli incontri ma abbiamo predisposto un’area riservata sul sito ufficiale del Comune di Corigliano-Rossano e una pec dedicata proprio per raccogliere tutte le sollecitazioni, i contributi, le proposte che ci auguriamo giungano numerose dai partiti, dai movimenti, dalla società civile. Lo Statuto che siamo chiamati a creare non appartiene solo alla commissione o alla maggioranza, ma a tutti. Pertanto tutti siamo chiamati a contribuire». |