16.674.238 Euro, a tanto ammontano i trasferimenti reali (i pagamenti per intenderci) dello Stato nelle casse del Comune di Corigliano-Rossano nell’arco temporale compreso tra il 20 febbraio ed il 18 giugno. E sono soldi reali non campati in aria. A questo punto viene da chiedersi: perché queste ingenti risorse non siano state e non vengano ancora spese per la manutenzione della città? Ci sono le spiagge che rimangono nelle condizioni di degrado più assoluto, con i bagnanti che scappano perché trovano luoghi sporchi e inospitali, proprio come è accaduto ieri nell’area di Sant’Irene. Ci sono le strade che sono un colabrodo e che nessuno, ostinatamente, ancora ripara. Ricordo proprio lo scorso anno di questi tempi la “grande” azione di manutenzione del manto stradale di alcune aree della città. Un’operazione spot che non ha prodotto nulla in termini di sicurezza per la mobilità atteso che ad oggi il 90% delle strade comunali da Apollinara a Santa Maria delle Grazie, dallo Scalo di Corigliano a quello di Rossano, da Thurio a Pantano Martucci, desta in una condizione di precarietà allarmante. E di questo ce ne accorgeremo nei prossimi mesi quando inizieranno ad arrivare in comune le richieste di risarcimento danni. Ma c’è ancora tutto un assetto urbano nel totale stato di degrado e abbandono. Il verde pubblico è ormai una jungle adventure con tanto di rettili, topi e insetti al seguito. Vogliamo parlare dei depuratori? Il nostro mare non è sicuramente impeccabile in quanto a pulizia e cristallinità, peggio di tutti gli altri anni. I lavori sulla condotta sottomarina di Sant’Angelo sono stati eseguiti? Il monitoraggio dei fossi di scolo e sulla foce del Crati è stato completato? Probabilmente no. Oppure, vogliamo parlare, ancora, della mancanza dell’acqua? Che fine hanno fatto quegli ulteriori 7 milioni di euro, fermi in Regione, per il ripristino della condotta idrica a servizio del Centro Storico di Rossano? Nelle ultime due settimane abbiamo letto forse una decina di note stampa che annunciavano rotture sull’adduttrice Celadi. Ed è possibile che ci voglia ancora tempo per avviare a progettazione definitiva la realizzazione di una nuova condotta? La cosa triste è che, differentemente dal passato quando si centellinava tutto, questo Comune, grazie alla fusione, ha risorse da spendere che restano immagazzinate in cassa. E non si spendono perché evidentemente non c’è visione né programmazione. Nella politica del fare bisogna prendersi delle responsabilità che questo Sindaco e questa Amministrazione evidentemente non vogliono prendersi. Ma capisco che cavalcare le emergenze e i malumori della gente è cosa ben diversa dal trovare soluzioni ai problemi. Oggi è così, ci siamo calati a pieno nel mood della protesta senza possibilità di soluzione. Ma attenzione, che chi di protesta ferisce, di protesta perisce. Naturalmente la risposta sarà che è colpa del passato !!!!
Rosellina Madeo – Consigliere comunale “Fiori d’Arancio”
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