Carissimi, anche quest’anno si rinnova la devozione alla Madonna del Carmine. Sappiamo come da sempre la città di Corigliano possiede un’anima mariana; i segni di quest’anima sono nelle varie chiese dedicate a Maria, a cominciare dalla chiesa matrice dedicata all’Assunta (S. Maria Nova), proseguendo con quell’altrettanto antica di S. Maria d’Ognissanti, chiusa da un po di tempo per problemi alla struttura e che conserva una statua in pietra di grande valore storico. Senza soffermarmi sulle altre chiese, alcune di esse dirute e dedicate alla Vergine, alle altre presenti allo scalo e nella popolosa frazione di Schiavonea penso in questo momento all’antica presenza dei padri carmelitani i quali, sin dal loro insediamento nel lontano XIII secolo hanno fatto conoscere il culto alla Vergine del Carmelo promovendola a prima patrona della città. La devozione che continua nel tempo, soprattutto per la celeste protezione sulle terre coltivate, sugli agrumi, l’intercessione sulle anime purganti insegna a tutti noi come la Madre non abbandona mai i suoi figli, soprattutto quando essi levano in alto il loro grido di aiuto. Il grido in questo periodo si fa più intenso a causa della pandemia, dalla quale non siamo ancora usciti e che continua a segnare i limiti ai nostri vissuti fatti di relazioni. La situazione di stallo in cui da decenni versa la struttura del Carmine e per la quale, nonostante le reiterate sollecitazioni nel passato agli enti civili preposti non hanno sortito alcun risultato non ci impediscono di esprimere il nostro culto e devozione alla Madonna. Ci apprestiamo alla festa religiosa della Madonna del Carmine, consapevoli, quest’anno di dover rinunciare alla fiaccolata e alla tradizionale Messa e serenata sul Sagrato della Chiesa a lei dedicata. Comprendiamo dalle vicende attuali che il Signore ci chiede questo e ci sollecita a continuare la nostra preghiera e invocazione alla Madonna per il tempo presente e per il futuro delle nostre comunità. La novena iniziata il 7 luglio è accompagnata da catechesi mariane incentrate su vari temi: l’importanza della preghiera attraverso l’affidamento alla Madonna, le pie pratiche carmelitane, partendo dalla Grande Promessa della Madonna del Carmine per chi porta l’abitino; il Privilegio Sabatino; il ruolo della Vergine nella storia della salvezza, la sua “assistenza” all’umanità fino ai tempi di oggi segnati dall’indifferenza religiosa, il disinteresse politico e sociale che minano la contemporaneità. Quest’anno, volendo evitare eventuali assembramenti per i fedeli che provengono da Schiavonea, dalle altre contrade o dallo scalo cittadino, tutto si svolgerà presso la Chiesa di Sant’Antonio. Per la benedizione dei giardini la sera del 15 luglio alle 22.30 è prevista la sosta del simulacro della Vergine sul sagrato della Chiesa di Sant’Antonio, con la sola presenza del parroco e dei portatori. A seguire la messa solenne, una piccola serenata, con il suono del maestoso organo a canne del 1700, l’adorazione eucaristica continua in Chiesa per tutta la notte. Inoltre, è stata aggiunta un ulteriore Messa alle 4.30 del mattino. A seguire una seconda Messa alle 6.00 e poi le altre: 7.30 – 9.00 – 10.30 e l’ultima la sera alle ore 19. Ricordiamo che in modalità covid 19 la Chiesa Sant’Antonio può ospitare 120 persone per ogni S. Messa. A Maria, Madre e Decoro del Carmelo vogliamo elevare la nostra preghiera, perché la consegni al suo Divin Figlio. Buona festa! Don Gaetano Federico, parroco |