Giovani Paolo II definisce il sacerdote : “Uomo di Dio che ascolta il tempo con benevolenza e sguardo critico”. A me piace, in questa occasione, immaginarlo in un modo diverso, forse “profano” e l’occasione del 30° anniversario di sacerdozio, di don Alfredo Pisani, domani 1 luglio, parroco di Maria SS. Immacolata, mi da l’opportunità di cogliere quest’aspetto, attraverso il testo della canzone di Ligabue, “Hai un momento Dio”. Sono 3 le domande che farei a Dio: Chi compra l’Inter, dove mi porti e poi soprattutto perché?“. Ho l’impressione che quando prego mi rivolgo come ad un muro, non ho risposte. Ma di sicuro la colpa è mia, che cioè le risposte ci siano ma io non riesco a sentirle. Non smetto mai di ricercare. In questa canzone, lo stesso, Ligabue, riconosce il bisogno di credere, una piccolissima, umile, modesta, esortazione a Dio a manifestarsi, a dare qualche risposta a domande che non crede di porre solo lui in un dialogo con Dio. Lo invita a bere, e naturalmente paga lui, qualcosa in un bar che conosce, perché ha tre domande da fargli. Naturalmente capisce che Lui ha tanto da fare e non ha molto tempo, ma, insomma, dice nella canzone, qui al mondo ci sono anch’io! Ed allora ecco il sacerdote, il “barman” di fiducia di Dio, pronto a metterci sempre una buona parola, un consiglio, una pacca sulla spalla, come quando sorseggi un buon bicchiere “caldo” nel bar sotto casa, di fiducia. Ed allora grazie Dio per la figura dei sacerdoti, uomini con i piedi sulla terra e gli occhi rivolti al cielo. Grazie per la testimonianza di Don Alfredo e di tanti sacerdoti che, ogni giorno, ci aspettano come il “barista” di fiducia. Una preghiera per te carissimo don Alfredo, e ricordati di chiedere se per me, “Ha un momento Dio”….Auguri e buon cammino!
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