Confusione sui ruoli, sui tempi, sui documenti, sulla normativa e sui modi, con qualche “qualcuno paventa” di troppo. Intanto il capofila dell’ARO non ha alcun ruolo rispetto all’individuazione dei siti dove allocare gli impianti, quindi sostanzialmente è sbagliato dal titolo fino alle conclusioni. A dover proporre alla regione Calabria – nella qualità di ente finanziatore degli impianti previsti del Piano Rifiuti steso dalla giunta Oliverio, i siti dove allocare gli impianti è semmai l’ATO ed il suo organo di governo, ovvero la Comunità d’Ambito formata da tutti i sindaci della provincia. È così tanto per l’individuazione del luogo dove allocare il secondo impianto di trattamento della provincia di Cosenza (il cosiddetto ecodistretto), quanto per l’individuazione dei siti per gli impianti di smaltimento, ovvero le discariche di servizio. Insomma, l’ARO non c’entra né dalla porta né dalla finestra, evitiamo di fare confusione. A dirla tutta il vero tema è un altro, per esempio sull’ecodistretto “cosenza-nord”: laddove hanno fallito i famosi commissari all’emergenza ambientale della Calabria e successivamente i presidenti della Giunta Regionale (con poteri commissariali di fatto) come avrebbe potuto spuntarla un organo composto da 150 sindaci senza personalità giuridica? C’è grande sfiducia in un sistema, quello dei rifiuti calabri, nel quale ormai l’emergenza è ordinaria, consolidata, strutturale, ed in cui i sindaci spesso si trovano spalle al muro, e questo rende difficile ogni passo, ogni scelta. Ecco perché esiste già un commissario, da molti mesi, per l’individuazione dei siti, che ha già esautorato l’ATO Cosenza (il quale in realtà si è fatto esautorare volontariamente) e che infatti non ha ancora risolto il problema. Io credo invece nella responsabilizzazione reciproca dei sindaci, ovvero nella possibilità di stringere un patto tra comuni che riguardi non soltanto l’individuazione dei siti dove collocare gli impianti, ma anche il tipo di impianti (da concordare con la nuova giunta regionale), la gestione degli stessi ed il governo della raccolta differenziata: un ragionamento che tutti i sindaci della sibaritide hanno condiviso e che abbiamo già portato all’attenzione dell’Assessore Regionale De Caprio. Per questo, nell’ultima assemblea dei sindaci, qualche giorno fa’, ho chiesto a tutti i colleghi di fare uno sforzo e provare a superare l’impasse per non trovarci più nella situazione di pochi giorni fa, con i rifiuti che si misuravano in metri di altezza, da Reggio Calabria al Pollino. In tutto questo, Corigliano-Rossano ospita già, da molti anni, l’unico impianto pubblico della Provincia di Cosenza ed ha dato al ciclo dei rifiuti calabrese chilometri quadrati di territorio adibiti a discarica, che ora sono oggetto di caratterizzazione e prossima bonifica, senza alcuna altra possibilità, con o senza commissariamenti vari. Insomma, la fantascienza a me piace, ma quando non è sui libri rischia di generare confusione, quando invece le cose sono piuttosto chiare.
Flavio Stasi Sindaco di Corigliano-Rossano.
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