Si è tenuta ieri pomeriggio nella centrale Piazza Salotto dello Scalo di Corigliano un’assemblea auto-convocata di tecnici ed imprenditori del comparto edile. Erano presenti oltre quaranta tra geometri, ingegneri ed architetti operanti nel territorio di Corigliano, tutti noti e stimati professionisti del territorio giovani e meno giovani, oltre ad una rappresentanza imprenditoriale del luogo.
Sono intervenuti molti di loro, tra i quali l’architetto Mario Gallina, che anche in qualità di tecnico anziano ha relazionato sul grave disagio provocato dalla soppressione degli uffici dell’area tecnica del Goropoli di Corigliano Centro e trasportati a Rossano Centro nei locali denominati la “ghiacciaia”.
Questo “accorpamento” degli uffici tecnici a Rossano paese, il modo in cui è avvenuto, la deprivazione di servizi al Centro Storico Coriglianese sono tra gli argomenti sostenuti e lamentati, oltre al caos venutosi a creare a causa dello spostamento dell’archivio storico degli uffici, eseguito in modo “improprio” e dir poco, se non addirittura irresponsabile per le conseguenze che l’ufficio dovrà, gioco forza, registrare in termini di ritardi e di dispersione/confusione della documentazione necessaria a qualsiasi operazione e servizio che i tecnici sia interni che esterni dovranno eseguire attualmente e per il futuro.
“È sembrata più una punizione per Corigliano che un riassetto burocratico”, visto il deserto venutosi a creare tra le fila dei dipendenti! Se si pensa inoltre all’aspetto del psa oggi a completo appannaggio degli uffici di Rossano che a questo punto portano a casa oltre la “Cabina di regia”, anche “l’ufficio del piano” che risiedeva a Corigliano con un vero e proprio colpo di mano, assommando così tutte le funzioni che con accordi e divisioni di compiti faticosamente, in illo tempore, si era riusciti a distribuire tra le due realtà urbane.
A nulla quindi serviranno, per questo settore,le determinazioni della Commissione per lo Statuto, cui evidentemente la problematica è stata proditariamente sottratta!
Queste ad altre motivazione hanno spinto i convenuti a determinarsi nel chiedere con urgenza un incontro al Sindaco, al quale porre “de visu” la questione prima di qualsiasi altra determinazione che si intenderà intraprendere al fine di difendere dignità professionale, prossimità di servizi e possibilità di garanzie di prospettive di lavoro che con questi presupposti si presentano estremamente difficili e fosche per cittadini, tecnici ed imprenditori coriglianesi, creando purtroppo una notevole sperequazione del tessuto economico ed imprenditoriale tra i due territori delle città originali
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