Si chiama ordinaria amministrazione e, senza dubbio, siamo contenti che il sindaco e gli uffici la facciano. Perché se non facessero nemmeno quello, allora, dovremmo essere ancora più preoccupati di quanto non lo siamo ora per lo stato di totale abbandono e degrado in cui versa la Città. Riteniamo non ci sia nulla di trascendentale nell’aver demolito uno stabile confiscato alla mafia su un’area demaniale. QUESTA DEVE ESSERE LA PRASSI! Diversamente, a qualche sindaco che vent’anni fa iniziò la storica campagna di demolizione delle case abusive di Torre Pinta e Zolfara, avremmo dovuto dedicare una statua! Già, proprio quelle case del litorale rossanese che qualche ex sindaco, oggi vestito dei panni del moralizzatore, prestandosi anche a magre figure, non ebbe il coraggio di buttare giù». È quanto dichiarano i consiglieri comunali dei Gruppi di Opposizione Adele Olivo (Il Coraggio di Cambiare l’Italia), costantino Baffa (Lega Salvini), Vincenzo Scarcello, Gennaro Scorza e Raffale Vulcano (Unione di Centro) puntualizzando rispetto ad alcune critiche mosse da un’ex amministratore dell’estinta città di Rossano e oggi tra i patrocinatori morali e politici dell’esecutivo Stasi. «In realtà non capiamo da cosa nasca tutta questa prosopopea. Capiamo che il nostro sindaco ha bisogno della sua claque che gli batta continuamente le mani e gli dica quanto è bravo e quanto è bello. Ma a dire il vero ci meraviglia che tra questo gruppo ci sia anche qualche senatore che ha fatto i capelli bianchi stando all’ombra del Comune. Noi non siamo per gli applausi. Piuttosto siamo attenti e vigili a quello che accade in città. E dato che si parla sempre di “ripristino della legalità” quasi come se si volesse ostentare una mostrina sul petto, il nostro ruolo non è quello di consumare salamelecchi al sindaco e all’amministrazione comunale per le cose che si fanno, per quello ci sono i fans (che notiamo essere sempre meno) e la maggioranza. A proposito, prima di notare le nostre “manchevolezze” qualche padrino dell’esecutivo in carica avrebbe fatto bene a prendere nota sulle clamorose assenze di alti componenti in carica all’Amministrazione comunale alla cerimonia di abbattimento dell’Arca di Noè. Quelle sì che stridono! A noi invece spetta il compito di incalzare ed essere attenti alle cose che non si fanno o che furbescamente si omettono. Per esempio, a proposito di legalità, vorremmo capire a che punto è l’iter procedurale per lo sgombero del centro polivalente di Insiti, dal momento che abbiamo presentato anche un’interrogazione a riguardo alla quale non è pervenuta ancora nessuna risposta. E invece, in quanto a trasparenza, vorremmo sapere dal sindaco ma a questo punto anche dal suo canuto padrino moralizzatore se era politicamente ed eticamente opportuno che partecipasse ad una gara pubblica per la progettazione della nuova strada di collegamento al nuovo ospedale che sorgerà sul tracciato dell’ex provinciale 195, proprio in località Insiti. Domande legittime dato che di moralisti ultimamente ne contiamo a iosa ma, probabilmente, nessuno ha la patente per poterlo fare». |