La demolizione dell’ex lido balneare “Arca di Noe’“, confiscato nel 2012 alla criminalità organizzata ed assegnato al comune di Corigliano-Rossano, è un atto importante e significativo nel processo di riappropriazione del territorio da parte dello Stato. Come Partito Democratico siamo convinti che sia fondamentale per tutta la città condividere e spronare tale percorso, ancor più se finalizzato all’utilizzo sociale dei beni confiscati. Ed è proprio l’assegnazione del bene ad Associazioni che operano nel settore sociale un percorso che ci sentiamo di appoggiare ed incoraggiare, proponendo che ci si inspiri ad esempi importanti maturati nella nostra terra di Calabria, come quelli messi in atto da monsignor Bregantini o da don Giacomo Panizza. Interessante inoltre l’esempio proveniente da altre realtà meridionali, quale quello di San Cataldo di Lecce, o di Mondello, che ha visto la realizzazione di stabilimenti balneari pensati per le persone diversamente abili, allo scopo di consentire anche ai portatori di disabilità di godere di serene giornate al mare. Condividendo l’idea che del costo della demolizione si sia fatto carico l’amministrazione, per poter agevolare eventuali Associazioni interessate, auspichiamo che tali scelte, siano al più presto condivise all’interno del consiglio comunale e che vedano coinvolte tutte le forze sane della città. Su questi temi non ci sono e non ci saranno mai divisioni o posizioni ostative. Ci auguriamo che altri interventi di riappropriazione degli spazi collettivi e pubblici, non necessariamente legati alla confisca mafiosa, siano discussi e programmati. Pensiamo all’area dell’ex consorzio agrario o alla sede del casello del genio civile a Cantinella, pensiamo ai terreni demaniali nei torrenti occupati abusivamente, pensiamo ai troppi edifici abbandonati o in disuso (l’ex geometra allo Scalo di Corigliano). Il recupero ed il riutilizzo sociale di questi beni può e deve essere una risorsa importante per la città tutta.
PD CORIGLIANO - ROSSANO
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