I mesi appena trascorsi, all’insegna della pandemia più grave degli ultimi cent’anni, hanno messo in discussione totalmente gli assetti economico sociali che conoscevamo e ai quali eravamo avvezzi. Secondo i dati della Banca d’Italia, il 2020 si chiuderà con un crollo del Pil di almeno 9 punti percentuale, ampliando drammaticamente così la forbice tra chi possiede di più e chi possiede di meno e accentuando inevitabilmente quel divario e quella sperequazione sociale tra Nord e Sud. La prima ricostruzione di quanto avvenuto dall’inizi del lockdown, evidenzia che “la diseguaglianza della distribuzione del reddito netto equivalente da lavoro, sarebbe aumentata di circa due punti percentuale al 37%, toccando il valore massimo dal 2009”. Il gruppo consigliare Corigliano Rossano Pulita, ritiene che fare politica significhi principalmente amministrare con disciplina, responsabilità e onore in nome della Repubblica e, al servizio della comunità rappresentata. Una comunità che trova nell’ente comunale e nelle sue figure istituzionali, un punto di riferimento fondamentale, soprattutto nei momenti di crisi e di cambiamento. E’ da questa riflessione che appare inconfutabile che senza una maggiore autonomia finanziaria, organizzativa, gestionale, non si riesce a rappresentare al meglio la propria comunità. Il livello di governo più vicino ai cittadini è paradossalmente quello con meno poteri e meno risorse e nei momenti di crisi è quello più colpito e soffocato da misure centralistiche statali. La vicenda ultima di destinare su 55 miliardi del Decreto Salva Italia, solo 3,4 ai Comuni, Province e Città Metropolitane, è abbastanza eloquente. E’ notizia recente che da questo stanziamento, per il nostro ente è stato erogato un acconto di un importo conTributivo a riconoscimento del mancato gettito tributario, di circa 650.000,00 euro. Tali risorse copriranno in parte quelle che saranno le minori entrate per Imu per immobili ad uso turistico e quelle relative alla Tari, e in genere per la sospensione di tassazioni e/o abbuoni che l’ente deciderà di accordare ai cittadini, alla luce della crisi economica causata dal lockdown. Al Mef hanno assicurato che entro il 10 luglio tutto il fondo sarà erogato agli enti locali, ed entro il 31 luglio 2021 ci sarà la verifica a consuntivo delle perdite di gettito e dell’andamento della spesa. L’Anci ha tuttavia già sottolineato che si tratta di un orizzonte temporale troppo lungo, che non permette agli enti locali di rispondere a quelle esigenze di erogazione di servizi e di necessità basilari dei cittadini. E’ quindi necessario pensare ed elaborare nuove e differenti strategie di intervento, di concerto magari con la Regione, alla quale proporre un patto per lo sviluppo sostenibile per concordare per esempio investimenti green e misure sinergiche in ambito turistico e agricolo per fare ripartire l’economia e le imprese, insieme alla riforma del welfare e perché no, di una ridefinizione dell’assegnazione e della gestione dei fondi di intervento erogati dallo Stato. Sono i Comuni ad essere in prima linea, in trincea con i cittadini, è ai Comuni e ai suoi rappresentanti istituzionali che va data maggiore autonomia gestionale, per far fronte alle richieste di aiuto dei cittadini, in un momento epocale, caratterizzato da una incertezza e una crisi economica paragonabile soltanto a quella del post guerra. L’amministrazione di Corigliano Rossano, pienamente consapevole delle criticità del territorio e nell’ottica di una vera ripartenza si è già assunta impegni importanti in tema di aiuti soprattutto alle attività commerciali. Sostegni che sono stati ampiamente palesati alla comunità e discussi anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Si va verso una piena parificazione e uniformità dei due centri storici in tema di servizi e tassazione. Se non si rialzeranno i territori, infatti, non si rialzerà il Paese.
Il Gruppo Consiliare CORIGLIANOROSSANOPULITA
|