Situazione abbastanza stabile nell’Alto Jonio Cosentino per ciò che riguarda l’emergenza covid-19. E’ il dirigente Asp/Cs dottor Martino Rizzo a fare il punto. 28 aprile 2020: data dell’ultimo caso registrato nell’area ionica. Successivamente, nessun caso da rientro, nessun sintomo segnalato dai nostri concittadini rientrati. La situazione sembra tranquilla, e lo vorrei essere anch’io. Però non potrò esserlo fino a che non avrò accertato l’ultima negativizzazione. Ma questo tempo sembra non arrivare mai, e quando siamo vicini alla meta, questa si allontana, un po’ perché il virus è forte, un po’ perché sopraggiungono motivi contingenti, che ci impediscono di lavorare come sappiamo. Senza tamponi non riusciamo ad accertare nulla, né ad individuare nuovi positivi, né a monitorare la situazione. Siamo stati fermi dal 6 al 12 maggio, abbiamo ripreso per un giorno, siamo stati rifermati, ri-tentativo dal 16 al 18 e nuovo arresto. Problemi già denunciati, ma ancora irrisolti. Fino a quando? Non ve lo so dire! E non vorrei che questo ritardo determinasse situazioni irreparabili. La tempestività di individuazione dei casi è essenziale nella lotta al Covid-19, per isolarli, circoscriverli ed evitare la diffusione del virus attraverso i contatti. Ma forse qualcuno crede che sia tutto finito! Non sono ancora pervenuti i risultati dei tamponi effettuati il 17 e 18 maggio, e la situazione dello Ionio resta: 109 casi, 9 decessi, 67 guariti, 33 positivi. |