Non siamo appassionati delle corse della politica ad accreditarsi meriti poco reali sui territori che invece spesso e volentieri dimentica o trascura e per questo evitiamo il più delle volte di replicare ai toni propagandistici e ai contenuti molto poco informati, come quelli che ripetutamente si leggono sulla emergenza sanitaria e ancor più sullo sviluppo di quella che dovrebbe essere la terza città della Calabria. Rompiamo normalmente il silenzio quando queste esternazioni raggiungono livelli di disinformazione eccessivi e, aldilà di questa propaganda acchiappalike, riportiamo il tema negli unici binari in cui può e deve stare: la realtà dei fatti. Siamo convinti che in questa fase lo scontro politico non abbia senso, né vogliamo assumere i panni di una opposizione strumentale, ma i problemi ci sono e non possiamo far finta di nulla. Qualche tempo fa avevamo suggerito una serie di proposte volte ad affrontare in maniera condivisa, pur nella diversità dei ruoli e delle appartenenze, una serie di iniziative per la città. In modo particolare, avremmo voluto vedere una città unita non solo nel momento dello sconforto ma anche in quello della programmazione e del tentativo di superare le criticità. Purtroppo, invece, assistiamo ad un inutile botta e risposta, ad invettive e repliche che lasciano i cittadini sempre più disorientati. Non facciamo però finta di non conoscere le regole del gioco. Chi amministra non deve sorprendersi se l’altra parte solleva critiche e propone alternative. Soprattutto non deve meravigliarsi chi dell’opposizione ha fatto, legittimamente, un baluardo della sua azione politica. L’ultimo Consiglio comunale non ha offerto uno spettacolo degno di una città di 80.000 abitanti. Sicuramente poteva essere organizzato meglio, forse non c’era la necessità di farlo svolgere da remoto attesa l’ampiezza della sala consiliare e la possibilità di adottare le cautele necessarie. Ciò che ci lascia perplessi e, in qualche modo delusi, è però il merito del Consiglio comunale. Su un dato non paiono sussistere dubbi: la organizzazione e lo sviluppo della nuova città si sono arenati. La conseguenza di questa triste realtà è l’allontanamento quotidiano della due comunità. In entrambe le aree iniziano a registrarsi sentimenti di Sfiducia verso la nascita della nuova città, anche tra i sostenitori e i fautori di questo progetto. Del resto, dopo circa un anno non solo non è stato redatto lo statuto della nuova città ma addirittura non è stata istituita la commissione straordinaria che avrebbe dovuto lavorare alla bozza dello statuto da portare poi in Consiglio comunale. Senza dimenticare che sul punto pare essere intervenuto anche il Prefetto diffidando il Comune per la mancata approvazione dello statuto entro i primi sei mesi dall’insediamento. Questo è e deve essere il Consiglio comunale della pacificazione e della costruzione della città unica, in cui, almeno per il primo mandato, dovrebbero prevalere il sentimento della solidarietà e il tentativo storico di costruire la città unica senza veti e strategie partitiche. Invece, sta accadendo esattamente il contrario. Infinite lotte su tutte le questioni ed assenza assoluta di confronto sulle linee guida della futura città. Da ultimo assistiamo alla polemica sulla composizione e sulla presidenza della commissione consiliare per lo statuto. Riteniamo sia un errore grave trasferire alla città l’idea che si voglia istituire una commissione basata su numeri che consentano una prova di forza. La nostra proposta è quella di costituire una commissione paritetica che possa serenamente lavorare alla bozza dello Statuto, rimandando poi al Consiglio Comunale e ai diversi gruppi consiliari la discussione e il confronto per la relativa approvazione. Così come riteniamo sia un errore affidare la presidenza di questa commissione al Sindaco, il quale, legittimamente, è già impegnato in altre gravi problematiche, tra cui, in modo particolare, quella sanitaria a adesso pure quella sui rifiuti, dove occorre una interlocuzione concreta anche con gli Enti sovra comunali, per cui sarebbe opportuno affidarne la presidenza ad altra figura. Ci sono tanti validi consiglieri sia in maggioranza che nell’opposizione sicuramente in grado di assolvere tale compito senza dare l’immagine di un Sindaco accentratore o, peggio, costretto a sopportare il peso di tutta l’azione amministrativa. Siamo ben consapevoli delle difficoltà di governare la cosa pubblica, ma nello stesso tempo speriamo che le cose possano cambiare e che gli attori protagonisti di questo momento storico comprendano appieno il privilegio di rappresentare la nostra città in questa fase storica. Auguriamo, infine, a tutti coloro che oggi riprendono, dopo quasi tre mesi di lockdown, l’esercizio delle loro attività una pronta ripartenza con l’adozione di tutte le cautele imposte dalle norme e suggerite dal buon senso.
Giuseppe Turano Commissario Unico Forza Italia Corigliano-Rossano |