Tra le tante cose, di cui Gerardina mi fa dono, l’ultima resterà, forse, la più bella: un corto di otto minuti, che mi porta nella Napoli eterna. Immagini sospese tra mare e cielo e colonna sonora, che sa di concerto e si mescola ad essenze inconsuete. Ad un punto, la voce, robusta e calda, di Giancarlo Giannini ammonisce che “quando si cerca la perfezione, il tempo non esiste“. Capisco. L’invito è a moderare il passo, a contenere la fretta dell’arrivo. Recupero gli ‘Arpeggi’ del Cardarelli: dovrebbe essere “senza tempo... il terrestre viaggio”. |