La telenovela dei tamponi. Il 7 maggio ci siamo fermati, non per stanchezza, ma per necessità di chiarimenti, parzialmente forniti. Non che ci abbiano riempiti di DPI, necessari per garantire l’attività degli operatori in sicurezza, ma qualcosa è arrivato. Pronti a ripartire, ci siamo imbattuti in una disposizione della Regione che dava priorità ai tamponi effettuati sui “rientri“, e abbiamo disciplinatamente sospeso l’attività. Passati alcuni giorni, ritenendo l’emergenza rientri superata, il 13 maggio abbiamo ripreso l’attività ed effettuato 20 tamponi (meno di quelli previsti giornalmente sullo ionio). Sorpresa: mi dicono a Cosenza che è pervenuta una nuova disposizione regionale, che rinnova la priorità per i tamponi dei rientranti, e che i miei verranno congelati. A questo punto scatta l’ira funesta, che per fortuna non arriva a provocare lutti ai bruzi, ma si conclude concordando (anche col laboratorio) che sarebbero stati processati entro oggi. E siccome entro oggi significa entro mezzanotte, aspettiamo.
Chi sono stati sottoposti ai tamponi? PERSONE, casi in quarantena da tempo, e alcuni più recenti. Uno di questi riguarda una PERSONA trovata positiva il 17 marzo, e altri positivi fin dal 24 marzo: giorni, settimane, mesi che convivono col virus, e che per tutto questo periodo hanno dovuto rinunciare ai rapporti sociali, amicali e familiari, PERSONE provate fisicamente e soprattutto minate psicologicamente. Queste PERSONE devono ottenere ciò che è giusto. È finito il pasticciaccio tamponi di rientro? Non abbiamo notizie, ma dai dati sembrerebbe di si. Sono state 3240 le richieste di rientro nella provincia di Cosenza a partire dal 4 maggio. Nella settimana dal 4 al 10 maggio sono rientrati dal nord 1975 concittadini. Dall’11 ad oggi, altri 614 e 204 arriveranno tra domani e dopodomani. Sono arrivati quasi tutti. La città con più richieste di rientri è stata Corigliano-Rossano, con 364 ( a Cosenza sono state 247), ed i miei concittadini fino ad oggi rientrati sono stati 317. Benvenuti, ma tutti in quarantena. Domani faremo un bliz, perché se vuoi un domani migliore di oggi, non aspettarlo: crealo. A presto