Davide e Carmine sono a tornati a casa dopo quattro notti sulle ciminiere e dalla prossima settimana torneranno a lavorare.
Nell’intesa raggiunta la notte scorsa, si è previsto un nuovo contratto di lavoro che verrà sottoscritto dai due lavoratori e che, già dai primi giorni della prossima settimana, consentirà loro di svolgere la propria attività all’interno del cantiere della centrale termoelettrica, in dismissione, di Enel in Corigliano Rossano.
Il loro diritto al lavoro è stato garantito nell’ambito delle attività ancora in essere, ma l’accordo assume senso ben più elevato per il merito d’aver trasformato la singola vertenza in una rivendicazione collettiva.
Martedì 19 maggio 2020 si terrà, infatti, il primo incontro tra Cgil, Cisl e Uil, l’Enel e l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano; l’impegno delle parti sarà addivenire - nel più breve tempo possibile - alla condivisione di un protocollo che salvaguardi sia i lavoratori storici dell’indotto che le maestranze locali adoperate nelle nuove attività legate alla demolizione dell’impianto industriale.
Armonizzare lavorazioni e garanzie per i lavoratori ed il territorio, mediante criteri esigibili, oggettivi e trasparenti, sarà la vera sfida da vincere. Sarà necessario, infine, tutelare le professionalità e le esperienze presenti tra quanti, in questi anni, hanno lavorato con dedizione con le diverse ditte dell’indotto e quanti sono in attesa di occupazione.
Dall’IO al NOI, il senso del nostro impegno, l’obiettivo che continueremo a perseguire.
Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno
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