Nell’ambito del pacchetto a sostegno dell’economia locale - dichiara Salvatore Martilotti presidente del “Comitato Pescatori Calabria” - abbiamo apprezzato la misura varata dal Sindaco e dalla Giunta di Corigliano-Rossano per la valorizzazione del prodotto ittico locale. Che dire? E’ certamente un atto di notevole sensibilità verso un prodotto alimentare gradito alle nostre popolazioni e un approccio diverso dal passato per mettere in tavola i sapori del mare. Ma è anche un’attenzione al segmento storico e socialmente anche più rilevante del settore pesca di Schiavonea. Tuttavia, in un contesto normale per valorizzare il “prodotto ittico a miglio zero” ci sarebbe bisogno anche di piccole strutture da utilizzare come “mercatini ittici al consumo” nell’area tradizionalmente utilizzata dai pescatori artigianali e, tra l’altro, prevista dall’ex-Piano di Spiaggia dell’ex-Comune di Corigliano Calabro. Mai realizzato per disattenzione, ma ancora vigente in attesa del primo Piano Spiaggia del nuovo Comune di Corigliano-Rossano. Oggi, al tempo del Coronavirus, dopo la grave emergenza che ha messo in ginocchio i piccoli pescatori, è tempo di pensare alla ripartenza di un segmento del settore vitale per l’economia locale. E senza dubbio si richiede la messa in moto di tutte le iniziative possibili per avviare un cambio di rotta, soprattutto, perché alla crisi stringente già in atto si è aggiunto il risultato del Covid-19: una pesca costiera artigianale in ginocchio con i piccoli pescatori a districarsi fra disattenzioni e stato di necessità. E, senza voler giustificare nessuno, non è una sorpresa se arrivano notizie di pescatori (non tutti per dovute correzioni) che agiscono per “stato di necessità”. Tuttavia, da sempre noi siamo convinti che la legge è legge e deve essere sempre comunque rispettata, anche se sono stati arrecati dei danni ai pescatori per la disattenzione e la poca conoscenza di un settore “complesso”. Uno scenario di crisi a cui è seguito l’abbandono e l’espulsione di addetti dal settore e così da marineria delle lampare siamo passati allo sfratto dalla spiaggia con i pescatori in Tribunale. Ma, pur delusi, eravamo convinti che con la fusione di Corigliano e Rossano poteva decollare l’area attrezzata con servizi per la pesca costiera artigianale di Schiavonea, ma il Commissario prefettizio dopo un primo approccio positivo, di fatto, si lavò le mani demandando al primo Sindaco della terza Città della Calabria la soluzione della madre di tutte le emergenze della storica flottiglia artigianale del Borgo marinaro. Certamente noi del “Comitato Pescatori” – continua Salvatore Martilotti - non siamo stati fermi. Ci siamo agitati, forse un po’ troppo, ma avevamo e abbiamo, per l’esperienza maturata in tanti anni nella presidenza nazionale e alla guida regionale di una delle più importanti Associazioni di pesca del nostro Paese, solo la responsabilità di contribuire a delineare un futuro alla pesca costiera artigianale in un momento di grande cambiamento con gli strumenti messi a disposizione dall’Unione europea: i gruppi di azione costiera, più noti come FLAG. Un’area molto rilevante del settore pesca con i parametri più significativi, normalmente, ha l’ambizione di promuovere, costituire e guidare Il “FLAG Corigliano-Rossano”. Ma questo qui a Corigliano- Rossano non accade e non si riesce a comprendere il perché! Anche perché dopo due programmazioni, a nostro parere, non abbiamo registrato risultati positivi per l’occupazione e l’economia settoriale in Calabria. E, pertanto, in mancanza di “innovazione e diversificazione” non è esagerato affermare che siamo in presenza di spreco di denaro pubblico. E allora non ci resta che piangere? No, perché - conclude Salvatore Martilotti - è ancora possibile intervenire per dare una svolta al futuro della pesca artigianale. Vogliamo ripartire dalla delibera della Giunta comunale n. 316 del 24 dicembre 2019 del Comune di Corigliano-Rossano. Da parte dei nostri pescatori apprezzamenti poiché, finalmente, può spuntare l’alba per accompagnare la trasformazione in atto nella pesca costiera artigianale attraverso la diversificazione e l’innovazione. E, pertanto, non abbiamo perso tempo per aderire alla manifestazione di interesse presentando con il prot. 19582 in data 21 febbraio 2020 una proposta progettuale in grado di assicurare un futuro ai nostri pescatori costieri artigianali. Ma dopo circa 90 giorni chiediamo una risposta al Comune per ripartire e assicurare, prima di tutto, una presenza nel pieno rispetto della legalità alle piccole imbarcazioni, e a seguire incominciare ad attuare la proposta progettuale con l’organizzazione dei servizi fondamentali per assicurare un futuro alla pesca artigianale del Borgo marinaro di Schiavonea!
Salvatore Martilotti “Comitato Pescatori Calabria”
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