Consueto punto sull’emergenza covid-19 nell’Alto Jonio cosentino affidato al dottor Martino Rizzo, dirigente dell’Asp di Cosenza. Finalmente abbiamo i risultati dei tamponi del 6 maggio, fatti per la maggior parte a Corigliano-Rossano. Tutti negativi, tranne la conferma della positività di un controllo.
Anche dopo parecchio tempo, questo può succedere, soprattutto in individui giovani. Il virus, nel tempo, continua a cambiare, accumulando mutazioni, ed i virus a RNA, come il Covid-19, sono particolarmente propensi ad accumulare mutazioni, senza che questo porti ad un aumento della virulenza. Anzi, nel corso di un’epidemia, il virus tende ad adattarsi all’ospite, e spesso diminuisce la propria pericolosità. È anche naturale, il virus non vuole ucciderci, ma ci vuole sufficientemente sani, da produrre in modo efficace particelle virali, per favorire la propria diffusione. Per questo la sua persistenza si prolunga a lungo. Chi è positivo deve avere pazienza.
Dal 6 maggio ad oggi non abbiamo fatto tamponi, ottemperando alle disposizioni che avevano dato priorità ai tamponi dei nostri concittadini rientrati dal nord. Oggi abbiamo ripreso, con grande impegno. Scala Coeli, Crosia, Corigliano-Rossano, Francavilla, Villapiana, Cassano. Questi i Comuni toccati, tante le Persone che aspettano da tempo di liberarsi dal virus e riacquistare la propria libertà. Domani ci aspettavano a Bocchigliero, con la casa di riposo ancora “chiusa“ ed i parenti che vogliono riabbracciare virtualmente i propri cari, e venerdì era prevista la tappa oriolese. Tutto rinviato a data da destinarsi. Nuova interruzione nell’attività di monitoraggio del virus sul territorio. Precedenza ai tamponi dei rientranti. Ci risiamo.
L’amarezza dei molti che aspettavano, e la mia, solo parzialmente può essere compensata da 0 nuovi casi e 2 guarigioni a Corigliano-Rossano.
Aspettiamo, con pazienza, ma non rassegnati!