Possiamo mettere la parola fine alla querelle che riguarda i tamponi “congelati” dell’Asp di Cosenza e in attesa di essere processati. A chiarire definitivamente la situazione è Giuseppe Zuccatelli commissario dell’Asp. “Nessuna emergenza. Il problema dei tamponi è mondiale, europeo, italiano e anche calabrese. Il coronavirus – ha spiegato Zuccatelli ai microfoni di una emittente radiofonica calabrese – è problema su scala mondiale, per questo si chiama pandemia, e la produzione degli strumenti necessari a processare i tamponi fa i conti con un eccesso di domanda”. Le polemiche sono scaturite dalla denuncia del deputato grillino Francesco Sapia, il quale riprendendo un file audio con le dichiarazioni di un presunto operatore del 118, ha attaccato la Regione rea di non aver processato numerosi tamponi che sarebbero stipati in alcuni frigoriferi. “Su indicazione della presidente della Regione – ha aggiunto Zuccatelli – abbiamo attivato la sorveglianza dei cittadini calabresi di rientro ed effettuato circa duemila tamponi. Di questi, su mille processati, solo 2 sono positivi. Riporre questi tamponi in un frigorifero specifico per la conservazione di prelievi biologici per 5 giorni a temperatura controllata, non è una procedura anomala. I tamponi ci sono e sono lì in attesa di essere processati”. I laboratori in Calabria che possono processare i tamponi sono quattro e si trovano rispettivamente nell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, di Cosenza e due a Catanzaro, di cui uno al Mater Domini e uno al Pugliese Ciaccio. “Adesso stiamo potenziando qualche laboratorio di ospedale Spoke – ha poi specificato il commissario dell’Asp – e stiamo attrezzando quello di Rossano per aumentare la nostra potenzialità di processare i tamponi, ma rimane il problema dei reagenti che non riusciamo a reperire come tutti gli altri. Ovviamente si accumulano i tamponi che continuiamo ad effettuare, ma li processiamo entro i 5 giorni. La realtà deve essere rappresentata per quella che è, poi sono disponibile a discutere con chiunque in ogni momento”. |