Prosegue la protesta dei due lavoratori rossanesi presso la centrale Enel di contrada Sant’Angelo. I due hanno trascorso la notte sospesi a 105 metri di altezza, perché purtroppo la vicenda che li riguarda, almeno per il momento, non trova soluzioni. Ricordiamo che i due protestano da ieri mattina, perché hanno lavorato fino a poco tempo fa per conto dell’impresa che si occupa della messa in sicurezza dell’ex centrale, ma il contratto non è stato rinnovato e si prospetta dunque la perdita del loro posto di lavoro. Sulla vicenda interviene il Segretario Generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, Giuseppe Guido che in una dichiarazione resa ad un sito di informazione regionale afferma: «Nonostante la disponibilità dell’assessore al lavoro del comune di Corigliano-Rossano, Tatiana Novello, a poco è servita la riunione con Enel rappresentata dalla dirigente Rossella Sirianni. Enel – aggiunge – pur mostrando la volontà di risolvere la vicenda nel medio periodo aveva dato disponibilità per un incontro risolutore per martedì prossimo». «Un’attesa così lunga – dice Guido – è stata rigettata perché, nonostante il covid, è davvero inspiegabile dal punto di vista sociale. Si sta lavorando ad una video riunione nelle prossime ore» ma ancora non si ha conferma. «Abbiamo più volte chiesto ad Enel – precisa ancora il sindacalista – di farsi carico di una soluzione veloce della vicenda sia per questioni di sicurezza ed anche perché, nonostante le attività di sola messa in sicurezza in corso, i due lavoratori meritano che si onorino gli impegni con una assunzione a tempo indeterminato che sarebbe comunque legata al cantiere della centrale». «Abbiamo apprezzato impegno della Amministrazione cittadina rappresentata dall’assessore Novello – conclude Guido – volto a costruire futuro incontro che guardi alla costruzione di un effettivo cronoprogramma delle attività che tenga conto anche delle tempistiche contrattuali dei lavoratori storici dell’indotto. Ciò per evitare una volta per tutte il ripetersi di manifestazioni di protesta eclatanti grazie alla garanzia di diritti e lavoro» |