Dopo poco più di due ore di camera di consiglio Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’Avvocatura generale dello Stato, bocciando l‘ordinanza del presidente della regione Calabria Jole Santelli, emanata il 29 aprile scorso, che consentiva il servizio ai tavoli, se all’aperto, per bar, ristoranti, pasticcerie ed agriturismo e che aveva portato l’esecutivo ad impugnare l’ordinanza al Tar. “Spetta al presidente del consiglio dei ministri individuare le misure necessarie a contrastare la diffusione del virus Covid-19, mentre alle Regioni è dato intervenire solo nei limiti delineati dall’articolo 3, comma 1, dl n. 19 del 2020, che però nel caso di specie è indiscusso che non risultino integrati” si legge nella sentenza numero 841/2020 che ordina anche che sia eseguita dall’autorità amministrativa e di fatto richiude le attività che la regione aveva riaperto. Adesso, in attesa che il Governo dia il via libera alla riapertura con le linee guida dell’INAIL, presumibilmente dal 18 maggio (ma solo in alcune regioni) a bar, ristoranti e pasticcerie calabresi sarà consentito solo il servizio take away. Dopo avere appreso la decisione del Tar la presidente Santelli in una nota stampa ha dichiarato: “ Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca inevitabilmente una battuta d’arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo due mesi di lockdown e dopo immensi sacrifici da parte dei cittadini. Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, l’unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto tra governo centrale e Regioni. Valuteremo, pertanto, la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta. Il Governo Conte, comunque, ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità. Per quanto mi riguarda, contesto con forza la decisione politica di impugnare l’ordinanza in esame e la volontà, da parte del Governo, di imporre le proprie decisioni con pervicacia e violando l’autonomia della Regione Calabria. La mia regione, in ogni caso, ha vinto, perché ha messo le esigenze del Sud al centro del dibattito e ha fatto emergere la necessità di discutere a fondo la Fase due. La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza. così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria“. Questo invece è il commento del ministro Francesco Boccia ““le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi. La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19. Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo”.
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