Il dottor Martino Rizzo, dirigente dell’Asp di Cosenza, con un posto sul suo profilo facebook fa il punto sulla situazione dell’emergenza covid-19 nell’Alto Jonio cosentino. Tutto fermo oggi. 109 casi nel territorio dello ionio cosentino. Purtroppo un nuovo decesso, a dimostrazione del fatto che stiamo pagando un alto prezzo, e a pagarlo sono soprattutto i nostri anziani, anche se adeguatamente assistiti (ci sono i posti disponibili in terapia intensiva e non siamo costretti a fare scelte disumane). Oggi sono arrivati i risultati della casa di riposo di Cariati: tutti negativi, porte chiuse al virus. I sacrifici stanno dando i risultati attesi. Grazie alla disponibilità del Comune di Corigliano-Rossano che ci ha messo a disposizione i locali, e di alcuni dipendenti, che ringrazio perché hanno collaborato nella gestione delle operazioni, oggi siamo riusciti ad effettuare un numero consistente di tamponi, risparmiando risorse e tempo. In settimana replicheremo. Domani attendiamo l’esito dell’ultimo intervento su Bocchigliero. Ci aspettiamo ulteriori miglioramenti e qualche guarigione, e speriamo di chiudere presto questo capitolo. Nel frattempo stiamo programmando gli interventi per verificare l’evoluzione della situazione di Oriolo, dove però gli stretti rapporti familiari rendono più difficile una soluzione rapida. Per Trebisacce riteniamo che il caso sia circoscritto, ma lo potremo dire dopo le verifiche che faremo i primi giorni della settimana prossima. Lunedì arriveranno i terroni ( o i polentoni, scegliete voi). In Provincia di Cosenza fino alle 14,00 sono stati registrati 435 rientri. Saranno sani, malati, asintomatici? Non lo sappiamo, e non lo sanno neanche loro. Perciò, tutti in quarantena. Solo dopo due settimane senza sintomi, saremo sicuri della loro salute, e tutti siamo chiamati in causa perché durante questo tempo si comportino responsabilmente. Insieme si vince, anche se distanti! |