Io credo che la Politica debba avere il coraggio di governare i processi e non subirli. Così come credo che la Politica non è fare scelte popolari ma far diventare popolari le scelte giuste, altrimenti è solo mercato del consenso. Capisco le preoccupazioni di tanti, ma oggi dobbiamo uscire dalla sfera di sottomissione al virus e cominciare ad attaccarlo. Per forza di cose il virus si attacca convivendoci, reinventando il nostro modo di vivere la socialità, a partire dai punti di aggregazione sociale. La Calabria ha una linea di contagio quasi irrilevante ed è la Regione con il maggior numero di tamponi somministrati per casi accertati, con un rapporto 24/1. La percentuale dei “positivi“ è del 3,2%: di gran lunga la più bassa d’Italia. I pazienti in terapia intensiva sono appena 6 e, compreso l’ordinario, abbiamo il 97% dei posti di terapia intensiva liberi (per fortuna). Sembra una contraddizione, ma questa volta il “modello da seguire“ siamo noi. Tutto questo ci dice che la situazione è sotto controllo e non bisogna seminare il panico, anzi rimanere lucidi. L’approccio della Santelli alla “Fase 2“ credo sia esattamente la direzione in cui deve andare la Calabria, che non è certamente la direzione del “liberi tutti“: non tollero la disinformazione fatta attorno l’ordinanza né tantomeno gli aficionados del “complotto politico“ (specie se pensiamo che il PD Calabria ha esattamente chiesto alla Santelli di riaprire bar e ristoranti, salvo poi dargli contro subito dopo la firma dell’ordinanza), però c’è bisogno di coinvolgere i Sindaci e di dilatare i tempi: riaprire si, ma in sicurezza e senza cogliere di sorpresa le amministrazioni locali. La Calabria non è la Lombardia ed il Governo sbaglia nel misurare la Fase 2 indistintamente sull’intero territorio nazionale. Oggi noi possiamo praticare delle misure di responsabilità individuale e ripartire, gradualmente, prima e meglio del nord. Facciamolo!
Mattia Salimbeni - Consigliere Comunale |