«Pensavamo di aver eletto un Presidente del Consiglio comunale e invece ci siamo ritrovati con la figura fiabesca, rivisitata e corretta (in peggio), della Signorina Rottenmeier: bacchettona, solone e sempre intransigente con gli altri ma, in fondo, troppo leggera verso i suoi doveri. Ci fa piacere che la massima figura istituzionale nell’Assise civica ci abbia tranquillizzato sul fatto che fosse da tempo a lavoro per la convocazione dell’Assemblea. Ricordiamo però che le istanze avanzate dai componenti del civico consesso devono essere espedite in un massimo di 20 giorni. Non lo diciamo noi ma l’articolo 39 comma 2 del Testo unico degli enti locali (D.lgs 267/2000). Invece, qui pare che ci siano interpellanze ferme nientemeno che a gennaio! Quindi il Presidente del Consiglio comunale farebbe bene a ridimensionarsi un po’ nei toni. Un bagno d’umiltà - non sempre ma ogni tanto - non fa mai male». È la precisazione dei consiglieri comunali Vincenzo Scarcello e Adele Olivo (Il Coraggio di Cambiare l’Italia), Gennaro scorza (Graziano Sindaco) e Costantino Baffa (Lega Salvini), rispetto alle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, Marinella Grillo, sulla convocazione della pubblica assemblea. «Sia chiara una cosa – dicono i quattro Consiglieri comunali di Opposizione – l’emergenza Covid non ha annullato il ruolo democratico delle Istituzioni ed il loro necessario coinvolgimento nelle decisioni comuni. Tantomeno l’emergenza ha abrogato il Testo unico degli Enti locali che al contrario di quanto ne possa pensare il Presidente del Consiglio comunale non è uno strumento opzionale ma vincolante. L’aria requisitoria usata ieri nei confronti delle Opposizione ci pare impropria ed inopportuna e questo perché non pensiamo di meritarci bacchettate, rimproveri o l’atteggiamento stufato della presidente, dato che i nostri toni sono sempre stati educati e rispettosi dei ruoli ma soprattutto, nel solco del mandato elettorale, abbiamo avanzato delle sacrosante istanze». «C’è di più. Considerato il momento di crisi nazionale, siamo stati oltremodo ossequiosi e comprensivi e ci siamo astenuti dall’interessare il Prefetto su quella che è di fatto la sospensione degli organi istituzionali cittadini democraticamente eletti. Perché una città come Corigliano-Rossano, che ha una miriade di questioni aperte, dalla sicurezza alla manutenzione passando per l’ambiente e i piani di sviluppo, sempre e prontamente sollecitati dall’opposizione, non può fermarsi. E non serve un presidente del Consiglio comunale che staziona h24 davanti alla sede della Protezione civile (a fare cosa, poi, non lo abbiamo ben capito). Piuttosto servirebbe che quella figura istituzionale, pagata per assolvere ad altre funzioni, svestisse i panni della Signorina Rottenmeier e si dedicasse di più a rendere partecipe tutta l’Assise civica alla vita della Città. Ci fa piacere la solerzia con la quale la presidente ha risposto, rimarcando di essere già a lavoro da tempo per la convocazione dell’assemblea comunale, ma le ricordiamo che ha svolto solo il suo dovere oltretutto anche fuori ogni tempo massimo».
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