Il punto sull’emergenza coronavirus nell’Alto Jonio cosentino lo fa il dirigente dell’Asp di Cosenza, dott. Martino Rizzo, che dalla sua pagina facebook scrive: Avrei voluto dirvi che tutto è finito, che la situazione è completamente tranquilla, ma in effetti inizio con le brutte notizie: c’è un nuovo caso. Non bisogna allarmarsi perché si tratta probabilmente di un caso di “importazione“, per il quale faremo tutto, come abbiamo fatto fino ad oggi. La strategia è semplice: si isolano i contatti stretti, si aspetta qualche giorno per garantire il giusto tempo di incubazione dell’eventuale malattia, si effettuano i tamponi. Se l’esito è negativo si continua a seguire il caso indice fino a negativizzazione. Se l’esito fosse positivo si dovrà allargare la ricerca ai contatti dei contatti. Ma tutto questo si deve fare senza fretta, per evitare di riscontrare falsi negativi, cioè soggetti che non hanno ancora sviluppato il virus o che non hanno ancora il virus a livello delle prime vie aeree (orofaringe). Altre notizie che potrebbero interessarvi: stiamo lavorando nelle case di riposo, per individuare precocemente eventuali focolai nei nostri anziani, senza trascurare alcuni sintomatici. In tal senso vi comunico che i tamponi effettuati il 20 e 21 aprile sui nostri concittadini che presentavano sintomi di covid hanno dato esito negativo. Anche quelli effettuati sugli operatori del 118 di Rossano, sanitari particolarmente esposti, hanno dato esito negativo. Infine alcuni controlli effettuati sui casi. Se qualcuno è rimasto positivo e, purtroppo deve continuare la sua battaglia, la buona notizia è che ci sono diverse guarigioni ( pardon, negativizzazioni). Rispetto ai 102 casi complessivi dell’area ionica, ci sono stati 6 deceduti e ci sono 19 negativizzati, 14 dei quali a Corigliano-Rossano, 5 oggi. Si vincono e si perdono battaglie, ma insieme arriveremo alla vittoria finale. Senza fretta, ce la faremo
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