“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere. Ma non aveva niente da leggere”. Nel testo de Il vecchio che leggeva romanzi d’amore del compianto scrittore Luis Sepùlveda, nella Giornata Mondiale del Libro che si celebra oggi, giovedì 23 aprile, vogliamo cogliere lo spirito che ha animato e che continuerà ad animare le iniziative di sensibilizzazione avviate e rivolte principalmente ai più piccoli: educare alla lettura e alla cultura del libro per promuovere la crescita. È quanto dichiara l’assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis sottolineando che tutte le iniziative sono state soltanto rinviate. Una volta superata l’emergenza Covid riprenderanno con la stessa intensità di prima. Abbiamo sempre considerato le biblioteche come luoghi deputati non solo alla custodia e conservazione di un patrimonio librario e bibliografico importante, ma luoghi in cui il libro deve diventare strumento e mezzo di socializzazione, sviluppo e confronto per tutti e per tutte le età. Nella giornata del Libro il nostro pensiero non può che andare agli uomini che hanno contribuito a dare lustro alla nostra Città e alla nostra terra; alla loro opera testimoniata dalla pregevole produzione letteraria di cui ci hanno fatto eredi, ma anche e soprattutto a quel percorso che negli anni passati ha favorito un fervore di studi, ricerche ed attività culturali legate alla Calabria di cui si sente la mancanza. Non possiamo non pensare all’Iraceb, Istituto per le Antichità Calabresi Classiche e Bizantine, alla sua attività encomiabile di promozione culturale che da anni ha sospeso la propria azione di fucina culturale. La morte improvvisa del compianto Presidente professore Filippo Burgarella e di altri notabili componenti del Direttivo (professore Giorgio Leone e Preside Giovanni Sapia) – aggiunge – unitamente alla elezione a Vescovo del Vicepresidente Monsignor Franco Milito e alla sospensione dell’erogazione del contributo annuale che la Regione riservava all’Istituto ha di fatto lasciato un vuoto importante nell’azione culturale che, grazie all’acribia dei componenti, ha originato una fruttuosa produzione libraria di pregio, un fervore di studi, ricerche ed attività culturali legate alla Calabria antica, medievale e bizantina di cui si sente la mancanza. Si prende atto – continua la Novellis - dei recenti appelli lanciati sulla stampa locale, affinché il prestigioso Istituto possa riprendere la propria attività attraverso un’azione congiunta, sinergica e condivisa dall’Amministrazione, anche attraverso l’individuazione di uno spazio che possa ospitare il pregevole patrimonio librario che compone la biblioteca dell’IRACEB e l’auspicio che si possa risolvere l’annoso contenzioso giuridico che interessa l’attuale sede dell’Istituto. Siamo certi che presso le sedi regionali non si resterà indifferenti ad una problematica simile, che va avanti ormai da anni senza soluzione e che, in linea con le politiche di attenzione alla calabresità avviate dalla Giunta Regionale in carica, l’IRACEB possa tornare a rappresentare per Corigliano-Rossano uno spazio importante per la cultura internazionale. |