Bonus alimentari, vi potranno accedere le famiglie (anche monoparentali) stabilmente presenti nel territorio comunale, che non abbiano liquidità sufficiente, nei conti correnti postali o bancari, propri e/o del proprio nucleo familiare, per far fronte all’acquisto di beni alimentari e di prima necessità. Il parametro minimo per accertare lo stato di bisogno è l’esistenza di un saldo sui conti bancario o postale ed in genere di titoli facilmente smobilizzabili di valore pari o inferiore a 5 mila euro. È quanto contenuto nel nuovo decreto del Sindaco Flavio Stasi nel quale si ridefiniscono le linee di indirizzo per la terza fase dell’erogazione dei benefit agli aventi titolo ed i criteri ed i termini per ’individuazione di una nuova platea di beneficiari al fine del riparto proporzionale della somma residua assegnata dalla Protezione Civile Nazionale. Non appena sarà pubblicato l’avviso, nei prossimi giorni, potranno presentare domanda anche i nuclei familiari esclusi dai precedenti riparti, sempre se in possesso dei necessari requisiti. Delle 2253 domande pervenute, 891 sono state già evase con il riconoscimento del benefit agli aventi diritto. Sono stati pubblicati gli elenchi degli esclusi dalle prime due fasi. Questi, dalla pubblicazione dell’avviso, potranno presentare istanza di riesame corredata, eventualmente, di documentazione di supporto, per la definizione della propria posizione. L’obiettivo – fa sapere l’Amministrazione Comunale – è quello di rispondere quanto più possibile ai bisogni dei cittadini. Il lavoro portato avanti dagli uffici e dall’instancabile ed articolata macchina organizzativa continuerà anche in questa terza fase per garantire, dove possibile e in presenza delle condizioni necessarie, di evadere più richieste possibili. Tra le altri condizioni minime indispensabili per accertare lo stato di bisogno, le famiglie (anche monoparentali) possono accedere al beneficio nel caso in cui non siano titolari di alcun reddito; che siano percettori di reddito annuo complessivo, di qualsiasi natura, inferiore ad 8 mila euro; che siano nuclei di almeno due componenti, di cui uno risulta ex percettore di mobilità in deroga inserito in percorsi di tirocinio, avviati dopo il 23 febbraio 2020, ma non ha ricevuto ancora nessuna mensilità e gli altri componenti sono privi di ogni reddito. Possono richiedere il bonus alimentare anche quelle che non beneficiano di Reddito di Cittadinanza, Reddito di Inclusione Attiva o altri sostegni al reddito superiori a 450 euro; che hanno subito una comprovata perdita del reddito a causa della situazione economica che si è determinata a seguito dell’emergenza sanitaria COVID 19, tale da non consentire il sostentamento quotidiano; che sono titolari di reddito di lavoro autonomo e di impresa e, a seguito dell’emergenza COVID-19, hanno sospeso la propria attività e non possono accedere al credito d’imposta sui canoni di locazione, anche se hanno presentato istanza di ammissione al bonus (decreto legge n.18 del 17 Marzo 2020); che sono richiedenti bonus 600 euro al momento non liquidabili perché non presenti in elenchi agricoli. |