Fusione, la comunità di Corigliano, attraverso la sua massima istituzione democratica, il Consiglio Comunale, non ha scritto alcuna brutta pagina alla quale dover porre rimedio o fine. Siamo costretti, purtroppo, a dover registrare ancora una volta una caduta di stile, adesso quella del Presidente del Consiglio Comunale di Rossano SCARCELLO, che non fa sicuramente bene alle pur buonissime e trasparenti intenzioni delle due amministrazioni comunali su contenuti, metodi e tempi della realizzazione del comune unico.
Colgo l’ennesima occasione per ribadire, senza remore di nessun tipo, che eravamo e restiamo più che convinti della necessità di stoppare nei mesi scorsi, attraverso la richiesta di un momento di approfondimento che era e rimane fisiologico, quella che era diventata e che nella testa di qualcuno ancora rimane un’isterica corsa contro il tempo verso la fusione delle due città. Quella nostra richiesta di sospensione, spiegata nel consiglio comunale monotematico di gennaio scorso, è stata votata all’unanimità da tutti i consiglieri comunali di Corigliano, di maggioranza e di opposizione. Ed è stato – questa è l’opinione unanime di tutta l’assise – una decisione di maturità civile e politica che rivendichiamo e difendiamo. Altro che brutta pagina scritta dal Consiglio comunale ausonico! Non è con queste parole e con questo atteggiamento offensivo delle nostre istituzioni e delle stesse regole democratiche che si spinge avanti il confronto sull’argomento. Anzi, queste forme di intolleranza e arroganza frenano e rischiano di annullare gli sforzi che con il collega ANTONIOTTI stiamo cercando di portare avanti.
Lo ripetiamo a chiare lettere anche al Presidente SCARCELLO ed a quanti come lui, forse, non hanno ancora ben chiara quella che invece era e rimane la chiarissima posizione di Corigliano sulla questione: il processo di fusione è anzi tutto culturale e di contenuti; è qualcosa di molto più ambizioso, grande ed importante di una semplice rincorsa a qualche ipotetico finanziamento in più, così come ancora si sente ripetere da parte di qualcuno. La fusione è un passaggio epocale complesso per due grandi e storiche comunità ed esige la massima condivisione dal basso. Esige analisi e verifiche a più livelli. Ed esige massima chiarezza su tutto. Corigliano ci crede e crediamo che non possa esserci autentico consenso o dissenso referendario senza una adeguata informazione. Bisogna conoscere per deliberare. Ed è sue questa strada che abbiamo preteso e continueremo a pretendere che si entri nel merito. Piaccia o meno!
Per quel che riguarda, poi, la posizione del consigliere comunale di Corigliano Cataldo Russo, non soltanto non spetta al Sindaco dover replicare alcunché ma essa, al netto dei toni soggettivi, si colloca legittimamente nell’ambito di un dibattito plurale sulla questione fusione, sul quale non sarà certamente questo sindaco né questa amministrazione comunale ad interferire con pretese assolutistiche e totalizzanti ispirate a teorie e pratiche del pensiero unico. C’è troppa miopia ideologia su questo argomento e troppa intolleranza verso la diversità di opinione. E questo è un handicap serio del dibattito in corso. – Informo, infine, il Presidente SCARCELLO che il Presidente del Consiglio Comunale di Corigliano MAGNO, nell’autonomia del suo ruolo istituzionale, deciderà se e quando convocare i prossimi consigli comunali, senza alcuna urgenza dettata dall’esterno, senza interferenze extracittadine e senza alcuna necessità, né politica, né tantomeno formale di un mio mandato ad hoc. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |