Emergenza Covid19, innalzare i livelli di osservazione nelle residenze per anziani della Città. Tamponi a tappeto per gli ospiti e per il personale delle strutture. Immaginiamo che le misure straordinarie adottare fino ad ora dalle direzioni delle case di accoglienza per la terza età siano efficaci ed esaustive ma considerata la pericolosità di questo virus ed il suo celarsi in soggetti asintomatici può renderlo letale per i nostri nonni, le precauzioni non sono mai troppe. Pertanto, qualora non lo si fosse già fatto, il Comune provveda ad avanzare una formale richiesta all’Azienda sanitaria per effettuare i test di controllo. Quanto accaduto nelle ultime ore a Torano è un campanello d’allarme importante che non può essere trascurato. È questa la proposta avanzata dai Consiglieri comunali di Opposizione Vincenzo Scarcello, Adele Olivo e Giuseppe Graziano (Il Coraggio di Cambiare l’Italia), Costantino Baffa (Lega Salvini), Gennaro scorza (Graziano sindaco) e dal rappresentante del movimento politico-culturale Avanguardia Libera, Raffaele Vulcano. «Crediamo che siano state messe in campo misure di prevenzione da parte delle strutture sanitarie per anziani operanti nella nostra città – dicono i Consiglieri di Opposizione – ma alla luce dei dati sconfortanti che ogni giorno apprendiamo dai telegiornali e che giungono anche dalla Calabria, dove quasi il 50% dei focolai e dei casi di positività al virus sono divampati nelle RSA, crediamo sia obbligo morale e civile garantire una certificazione di sicurezza sanitaria agli ospiti e a quanti lavorano in queste strutture. Servono tamponi per tutti. E questo è un impegno di cui deve farsi carico il Comune». «La verifica – concludono i Consiglieri comunali –, oggi, è lo strumento migliore per non incorrere in situazioni spiacenti come quella accaduta a Torano e ancora prima a Bocchigliero e a Chiaravalle. Prevenzione è la parola d’ordine per tutelare i nostri nonni. SI faccia presto per evitare situazioni irrimediabili».
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