Impianto di Rossano in avaria, ovviare ai continui guasti e all’impossibilità da parte dei comuni della Piana di Sibari di conferire la frazione di RSU, trovando soluzioni alternative. A differenza di quanti pensavano ed hanno dichiarato di non temere una nuova emergenza rifiuti ribadisco che l’emergenza di questo territorio continua a chiamarsi BUCITA. Non possiamo permetterci un’altra estate così: con i cassonetti stracolmi di spazzatura e cumuli di sacchi neri (e non solo) per strada. È l’appello che l’assessore all’ambiente Marisa CHIURCO rivolge alla Regione Calabria, a seguito dell’ennesimo, importante, guasto all’impianto rossanese di BUCITA, che ha costretto la Società che si occupa del servizio ad interrompere, per tre giorni, le operazioni di raccolta dei rifiuti. Il guasto è stato risolto oggi – informa la CHIURCO - ma al momento, considerando che la sola Città di Corigliano produce mediamente al giorno oltre 50 tonnellate di rifiuti solidi urbani, e che ne insistono per strada il triplo, non è detto che si riuscirà a far tornare alla normalità la situazione. Nelle stesse condizioni ci sono anche gli altri piccoli e grandi comuni del territorio, nel basso jonio e nella Sila Greca, ai quali Corigliano si sente vicina e che sollecita a fare squadra per esigere con voce unitaria dalla Regione soluzioni definitive ma anche più eque, ad esempio in termini di priorità nel conferimento, negli stessi ciclici momenti di emergenza come adesso. L’impianto – conclude – potrebbe non riuscire a recepire, oggi, la mole di rifiuti accumulatisi in questi tre giorni di stop. L’Assessore CHIURCO invita la comunità alla collaborazione. Le percentuali di raccolta differenziata aumentano – sottolinea – ma specie in situazioni simili il contributo e l’attenzione di tutti diventa fondamentale. L’obiettivo da condividere – conclude - era e rimane quello di ridurre al minimo la frazione di indifferenziata da trasferire all’impianto di BUCITA, che come già dimostrato, detta l’emergenza. (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |