Corigliano si prepara ad accogliere il 5G. Il sito di Google My Maps, che individua i luoghi dove le antenne sono state installate in tutto il territorio nazionale, colloca il 5G anche nella cittadina ausonica. Sarebbero due in tutto, dislocate tra il centro storico e l’area in pianura. Precisamente in prossimità della cattedrale dedicata al santo patrono San Francesco di Paola, l ’altra, invece, nei pressi della strada statale 106 jonica. Una sorpresa per il territorio, considerato che secondo la delibera datata marzo del 2019, reperibile sul sito ufficiale dell’Agcom, Corigliano non figurava tra i centoventi comuni individuati per il progetto pilota di sperimentazione della nuova tecnologia di telefonia mobile. Se da una parte si registrano innumerevoli detrattori, dall’altra non mancano i sostenitori. Tra paure ed incertezze vi sono prese di posizioni nette di avversione, con comuni e cittadini che dimostrano la loro diffidenza in modo aperto, aggravate anche dal particolare ed unico periodo storico che stiamo vivendo. In rete è scoppiata la 5G mania, a seguito di alcune notizie circolate sui social che collegherebbero la nuova tecnologia con la diffusione del Coronavirus. Il timore per la nuova tecnologia fa seguito alle teorie sui collegamenti tra onde elettromagnetiche e tumori. Con studi specifici sarebbe stato dimostrato un collegamento tra reti wireless ed effetti negativi sulla salute, arrivando a sostenere che il 5G sarebbe “Il più grande esperimento medico non etico nella storia umana”. Tesi ed illazioni che hanno preso piede anche a Corigliano. Ma la preoccupazione viene alimentata anche dalla mancanza di comunicazioni ufficiali, in materia, da parte delle istituzioni locali. Seppure l’installazione delle due antenne risalirebbe a tempi non proprio recenti e per il momento non sarebbero neanche in funzione, ma pronte per essere attivate a breve. Infatti, secondo i dati ufficiali, il 5G, ovvero la rete di quinta generazione, arriverà nel corso del 2020, permettendo di collegare i dispositivi mobili ad alta velocità, anche e le vere implementazioni su larga scala arriveranno negli anni successivi. La paura dei residenti dell’area coriglianese del nuovo comune sono preoccupati che con la loro entrata in funzione e, quindi, l’irradiazione delle onde di nano frequenza, possa esserci delle conseguenze per la salute dei residenti, soprattutto quelli in prossimità delle antenne. Non mancano anche chi adduce proprio alla necessità di sgomberare il territorio da possibili ostacoli per la propagazione delle frequenze, il taglio indiscriminato di alberi centenari avvenuti negli ultimi anni a Corigliano, così come in altre zone della Sibaritide. |