La sanità locale sempre più verso un default. Un’agonia lenta per il Guido Compagna di Corigliano. E di quanto sia necessario avere una sanità efficiente lo dimostra il particolare momento storico con l’emergenza Corona Virus che stringe la sua morsa su tutto e tutti. Al Compagna i reparti invece chiudono, nonostante sia, insieme al Giannettasio dell’area bizantina, ospedale spoke previsto nella rete ospedaliera regionale. Continua a restare chiuso il reparto di chirurgia i cui numeri, in termini di efficienza, dimostrano un reparto di eccellenza. Settecento interventi di media-alta chirurgia: centocinquanta interventi in Day Hospital, centoventi ambulatoriali, sessantacinque in regime di pronto soccorso, cinquanta di endoscopia digestiva operativa e centotrenta di laparoscopia. Più altre centinaia di interventi di piccola chirurgia. Questi i numeri, avallati anche dall’Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari (AGENASS), fino a qualche anno fa, e che hanno consentito all’Unità Operativa Complessa dell’ospedale Compagna di raggiungere l’indice di Case Mix (indicatore della complessità degli interventi chirurgici) dell’1.06. Gli indici di intervento hanno raggiunto la percentuale dell’82% dei ricoveri. Un dato complessivo ed oggettivo che collocava il reparto di Chirurgia tra i primi in Calabria, superando addirittura Cosenza. Poi la decisione dell’ex commissario Scura di spostare l’unità, senza che a supporto vi fosse alcuna motivazione tecnica o economica, presso la struttura rossanese. Trasferimento, finora mai realizzato, ma che ha aperto la stagione del depauperamento, costante e continuo, del reparto, che ad oggi e inattivo, senza medicine o garze e mascherine. Solo due i medici, prossimi alla pensione. Circostanza, questa, che ne decreterà la chiusura definitiva. I commissari post Scura non si sono mai interessati. Sulla stessa scia anche il commissario dell’asp Zuccatelli. “È quanto mai opportuno che il reparto di Chiurgia dell’ospedale “Compagna”, e lo stesso discorso vale anche per il servizio di Urologia, torni a ricoprire quelle che sono le sue originarie funzioni di vitale importanza per la comunità coriglianese”. “Il suddetto reparto – dichiarano dal Movimento del Territorio – è stato esautorato a seguito di decisioni d’accentramento nell’ospedale di Rossano, svilendo la professionalità del personale medico e paramedico, al quale esprimiamo la nostra incondizionata stima e fiducia”. |