Uno stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro per sostenere 7.000 lavoratori da mesi senza indennità e tagliati fuori anche dalle misure urgenti varate dal Governo, nonostante l’emergenza sanitaria. La Giunta regionale presieduta da Jole Santelli, su proposta degli Assessori Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso, delegati – rispettivamente – al Welfare ed al Lavoro, ha deliberato l’istituzione di un fondo per garantire interventi in favore delle migliaia di tirocinanti impegnanti negli enti locali e negli uffici periferici calabresi di Mibac, Miur e Ministero della Giustizia. Le risorse finanziarie in questione, attinte ai finanziamenti europei, consentiranno di corrispondere quanto prima un contributo una tantum di 500 euro in favore di ognuno dei lavoratori. «Si tratta – ricordano Gallo e Orsomarso – di circa 7.000 persone, per lo più ex percettori di mobilità in deroga, nel corso degli ultimi anni impegnati in percorsi di politiche attive del lavoro e di inclusione sociale. Grazie alla loro opera, gli stessi sono diventati elemento funzionale di molte articolazioni dello Stato e dei Comuni, acquisendo un importante patrimonio di conoscenze ed una professionalità attraverso la quale gli enti di appartenenza riescono a garantire ai cittadini servizi essenziali». Nelle settimane passate, il diffondersi della Covid-19 ha portato – sulla scorta dei provvedimenti del Governo - alla sospensione delle attività riguardanti i tirocinanti e, al tempo stesso, dell’indennità mensile loro riconosciuta, in media pari a circa 500 euro. «Uno stop sensato, sotto il profilo lavorativo, alla luce delle esigenze sanitarie pubbliche e di tutela degli stessi lavoratori», sottolineano Gallo e Orsomarso, «ma al tempo stesso fonte di grave ingiustizia, dal momento che il Governo, nel definire la platea delle categorie professionali meritevoli di sostegno immediato, ha completamente dimenticato queste figure, rimanendo sin qui sordo anche di fronte alle proposte avanzate in Parlamento dalla deputata calabrese Wanda Ferro e, ad onor del vero, anche da altri parlamentari di centrosinistra». Da qui la scelta, caldeggiata in prima persona dal Presidente Santelli, «di non attendere oltre: ci auguriamo che il Governo faccia la sua parte – aggiungono gli assessori regionali al Welfare ed al Lavoro - e restiamo in attesa degli opportuni provvedimenti. Tuttavia, pure in considerazione delle negative ripercussioni sociali legate all’avanzata del Coronavirus, riteniamo urgente intervenire, assicurando quanto meno vicinanza e solidarietà a tantissime famiglie attraverso un contributo una tantum, di importo quasi analogo a quello riconosciuto dal Governo ad altri lavoratori, utile quantomeno ad alleviare il disagio economico patito». La parola passa ora al Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali, incaricato di tradurre in concretezza, attraverso i necessari atti amministrativi, le misure pianificate dall’Esecutivo regionale.
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