Dallo strascico alla piccola pesca, con l’emergenza Coronavirus sono state ferme per alcuni giorni in porto la maggior parte delle imbarcazioni. Non solo, il calo delle richieste da parte di ristoranti, mense e altre attività del settore gastronomico, chiuse per effetto delle leggi in vigore per l’emergenza Coronavirus ed i cambi delle abitudini alimentari delle famiglie, stanno fortemente penalizzando la nostra pesca. Il risultato è la crisi a cascata che sta interessando sia le pescherie che i mercati ittici all’ingrosso. Come Governo e Movimento 5 Stelle, già con il decreto “Cura Italia” che approveremo in Senato durante i lavori di questa settimana, abbiamo recepito le istanze del comparto ittico estendendo la CIG in deroga alla pesca, indipendentemente dal numero degli imbarcati, è proprio un segnale evidente di come il Governo abbia considerato la pesca tra i settori maggiormente bisognosi di sostegno e valorizzazione non solo economica. Importante è stata anche l’istituzione di un fondo di 100 milioni di euro per coprire, tra le altre cose, i costi per il fermo temporaneo dell’attività di pesca. Si tratta di un importante sostegno per poter attendere, con minore preoccupazione, la fine della crisi in atto e prepararne il rilancio. La stessa cosa vale anche per le indennità a favore delle partite IVA, di cui potranno beneficiare le ditte individuali. Anche il settore dell’acquacoltura, assimilato dal decreto a quello agricolo, beneficerà di adeguati strumenti di sostegno, a cominciare dalle indennità previste per i lavoratori a tempo determinato fino a tutte le misure specifiche per i lavoratori a tempo indeterminato previste per il settore agricolo. Mentre con il “Decreto Liquidità” approvato ieri dal Consiglio dei Ministri diamo sostegno alle imprese con il 100% delle garanzie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. E altro è allo studio anche della commissione “Agricoltura” in cui sono capogruppo per il M5S. Tutte queste sono misure importanti che dimostrano l’attenzione del Governo e del Movimento 5 stelle verso il settore ittico. Ma per la pesca bisogna che anche i cittadini facciano di più. Ora il lavoro dei pescatori è ripreso in modo più regolare, invito gli italiani a comprare e consumare pesce delle marinerie Calabresi per supportare e rilanciare il “Made in Italy” e tutto il settore. È un modo fondamentale per favorire l’economia e le maestranze locali. Io che provengo da Corigliano-Rossano, sede di una delle più antiche marinerie, faccio così da sempre
Rosa Silvana Abate – Capogruppo M5S Commissione Agricoltura
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