I sindaci della Calabria informeranno i prefetti sul percorso di distribuzione e sui beneficiari dei “buoni spesa” alle famiglie povere e ulteriormente colpite dalla crisi. Lo rende noto l’Anci Calabria in una comunicazione del vicepresidente viario Francesco Candia. Nella comunicazione si fa presente che i sindaci calabresi si sono confrontati sulla «applicazione dell’intervento disposto dalla ordinanza di Protezione civile 658 (Fondo di Solidarietà comunale, “buoni spesa”) su cui i sindaci – nelle differenti forme consentite e ritenute più idonee rispetto alle condizioni locali – sono fortemente impegnati per rendere efficace ed il più possibile immediata la fruizione dei benefici (“buoni spesa” od aiuti alimentari e di beni di prima necessità) che, peraltro, è già in buona parte operativa in molti Comuni. Il Comitato direttivo regionale dell’Anci, in considerazione delle autorevoli preoccupazioni emerse circa la buona gestione di tali fondi, assicura che è comune preoccupazione dei sindaci di contemperare la prontezza d’azione con la necessaria ed indispensabile trasparenza e legalità dell’operato dei Comuni». L’Anci – prosegue la nota – «riafferma che i sindaci, oltre ad essere sin dall’insorgere dell’epidemia l’organo statuale più immediatamente impegnato nell’azione di contrasto del fenomeno, sono e restano presidio responsabile di legalità e di trasparenza. Nella dubbia applicabilità della totale pubblicazione degli atti relativi (in particolare degli elenchi dei beneficiari) provvederanno ad informare di tutto il percorso i Prefetti delle relative Province. L’Anci Calabria, pertanto, invita tutti i sindaci della regione ad effettuare tale adempimento, in ogni sua fase, al fine sia di rendere monitorato lo stato di efficacia dell’intervento che il Governo ha loro affidato, sia per favorire – oltre i controlli comunali già effettuati – lo svolgimento di ogni eventuale ulteriore separato accertamento da parte dei Prefetti in ordine a condizioni e requisiti di beneficiari e fornitori interessati». La necessità di un assoluta trasparenza nella distribuzione dei fondi era stata nei giorni scorsi avanzata da molti magistrati, tra cui il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che hanno lanciato l’allarme sul rischio di una infiltrazione delle cosche nell’elargizione delle risorse. |