«L’agricoltura calabrese, ha bisogno di una robusta iniezione di liquidità. L’emergenza Covid 19, che pure sta confermando il valore strategico del settore agroalimentare, ne sta però mettendo a nudo tutte le fragilità. Un evento di dimensioni epiche non può essere affrontato con interventi normali». È quanto sostiene il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto. «Abbiamo bisogno -continua – di un’agricoltura in salute ed efficiente superando i mille vincoli burocratici e spendere subito è l’imperativo. Scelte ed indirizzi precisi per il presente e il futuro perché molte filiere sono già in profonda crisi . Come Coldiretti abbiamo da tempo lanciato l’allarme sui rischi che si corrono dal settore ortofrutticolo, zootecnico, vitivinicolo al florovivaismo, dall’olivicoltura fino alla pesca». «Penso – aggiunge – a tutte quelle attività e quei servizi forniti al settore Horeca che oggi, con la chiusura in tutto il mondo di bar e ristoranti, rischiano la débâcle. Ma è SoS anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come “attività connesse”. L’agriturismo in primis, ma non solo. Le nostre filiere si stanno dimostrando all’altezza e confermano quella che è la caratteristica del nostro agroalimentare e cioè qualità, distintività, sicurezza e sostenibilità, punti di forza irrinunciabili. Oggi più che mai, l’orizzonte deve essere ampio perché ci sono le condizioni per rispondere alla domanda dei consumatori mantenendo vitale l’agricoltura, che è in grado di offrire produzione di qualità, realizzando rapporti di filiera virtuosi mediante accordi che valorizzino i primati del Made in Calabria e garantiscano la sostenibilità della produzione, anche con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti. In tale direzione, apprezziamo la convocazione, da parte dell’Assessore Gianluca Gallo di un incontro con la Grande Distribuzione Organizzata calabrese». «La Regione – sottolinea il leader di Coldiretti – apra il cantiere per definire misure forti a sostegno delle imprese occorre agire e con tempestività. Rastrellare risorse è possibile. Ci sono, per esempio le risorse dello Sviluppo Rurale, il secondo pilastro della Politica agricola comune che si affianca agli aiuti diretti. Si tratta di fondi non spesi per una quota dei quali si rischia addirittura il disimpegno. Non possiamo permetterci – dichiara Aceto – di rispedire a Bruxelles fondi preziosi per sostenere gli investimenti e il ricambio generazionale che nella situazione in cui versiamo subiscono un forzato rallentamento. Per questo chiediamo un atto di coraggio. L’eccesso di burocrazia è una delle cause della difficoltà di utilizzare i contributi europei ed in un frangente come questo dobbiamo pensare a interventi al di fuori dalle “regole ordinarie”. Se veramente vogliamo cambiare registro questa è l’occasione giusta per sostenere l’agricoltura, ma anche tutti i cittadini. Ribadiamo che la differenza la faremo spendendo subito le risorse disponibili». «Occorre che la Regione sostenga in Conferenza Stato-Regioni un articolato progetto elaborato a livello nazionale dalla Coldiretti che parte dalla costituzione di un Fondo straordinario Covid 19 per l’agricoltura. Un vero e proprio “Piano Marshall” che individua una gamma di misure con cui è possibile reperire risorse residuali per alcuni interventi prioritari. Si parte da un pagamento diretto aggiuntivo ed eccezionale fino a 1000 euro ad ettaro per le imprese con un tetto di 50.000 euro, da cui scorporare il costo del lavoro fino a un contributo massimo di 250.000 euro. Priorità poi ai giovani già insediati negli ultimi tre anni che rischiano di perdere gli aiuti. E poi, ancora interventi supplementari per il benessere animale per promuovere le migliori condizioni e la reintroduzione dei voucher”. Non per ultimo – aggiunge Aceto – mettere in campo un forte piano di rinegoziazione dell’intera esposizione debitoria con un considerevole periodo di preammortamento rappresenta l’intervento di carattere orizzontale che più necessita alle imprese di ogni settore». |