«Il Consiglio regionale non ha mai deliberato lo stop all’attuazione della legge nazionale di riforma del settore Politiche sociali. Ha semplicemente fornito un chiaro indirizzo politico alla Giunta: migliorare l’esistente e correggerne le storture». Lo dichiarano l’Assessore regionale al welfare, Gianluca Gallo, ed il consigliere regionale Baldo Esposito in risposta alle preoccupazioni espresse dal Terzo Settore calabrese e dalla Consulta delle autonomie locali. «Non sfuggirà a nessuno – sottolineano Gallo ed Esposito – che un ordine del giorno non ha alcuna valenza amministrativa, men che meno legislativa. Si tratta di un semplice atto di indirizzo politico. Nel caso di specie, da parte della maggioranza è stata rivolta alla Giunta regionale l’esortazione ad occuparsi del sistema del welfare, secondo quelli che erano i punti programmatici premiati dal voto dei calabresi». Proseguono Gallo ed Esposito: «Che la cosiddetta riforma voluta dal precedente governo di centrosinistra, peraltro dal centrodestra sempre apertamente contestata per le sue incongruenze, non fosse adeguata alle necessità della Calabria, lo avevano certificato già la giustizia amministrativa con le sue sentenze, ma pure i sindaci di decine di Comuni calabresi, ritrovatisi a dover fronteggiare evenienze e costi assolutamente insostenibili e non dovuti. Ma anche dagli utenti e dalle strutture socioassistenziali sono arrivate pubbliche e fondate recriminazioni: si pensi, ad esempio, all’impossibilità di attuare molte previsioni della presunta riforma, causa della mancata contrattualizzazione delle prestazioni pure prestate, con senso di responsabilità, per non paralizzare il sistema e preservare migliaia di posti di lavoro». Sono questi, sottolineano l’assessore regionale al welfare ed il consigliere regionale della Cdl, «alcuni dei punti sui quali intendiamo avviare con urgenza una profonda riflessione, insieme ad altre questioni da rivedere. Naturalmente, lo faremo seguendo rigorosamente le procedure di legge, dunque nel confronto con gli organi istituzionali a ciò preposti. D’altra parte, se pure questo non fosse stato un obbligo, avremmo seguito ugualmente questa procedura. Io stesso, nella giornata di ieri, anche se si finge di ignorarlo, ho già anticipato l’avvio di un’interlocuzione urgente con tutti i soggetti del Terzo Settore per definire, congiuntamente, misure straordinarie atte a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, a tutela delle famiglie e delle fasce deboli della popolazione». Concludono Gallo ed Esposito: «Avanti, dunque, con coraggio e trasparenza: niente è stato cancellato e quel che si modificherà sarà frutto del preventivo dialogo con le parti interessate, alla luce del sole. Sarà il nostro metodo di lavoro, caratterizzato da un unico obiettivo: tutelare l’interesse dei calabresi».
Segreteria dell’Assessore al Welfare
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