“Esprimiamo vivo compiacimento per l’impulso e la determinazione con la quale la Presidente della regione Calabria, onorevole Jole Santelli, sta affrontando l’emergenza sanitaria in atto sul nostro territorio, dalla richiesta dell’Esercito alle misure stringenti di “chiusura” dei confini, fino alla scelta, ribadita oggi durante i lavori d’insediamento del primo Consiglio regionale, di destinare esclusivamente gli ospedali Hub individuati dalla Regione per il ricovero dei pazienti affetti da Covid-19 e non, come invece accaduto in alcune realtà come quella di Corigliano Rossano, con l’utilizzo anche dei presidi sanitari locali”.È questa la posizione del Movimento del Territorio, guidato dall’ex sindaco di Corigliano Pasqualina Straface, in merito alla difficile situazione che tutti stiamo vivendo e alle modalità per affrontarla al meglio anche in ambito territoriale cittadino. “La Presidente Santelli, nei confronti della quale ribadiamo stima e sostegno per l’azione politico-istituzionale avviata con vigore, ha spiegato oggi ancora una volta, in sede di Consiglio regionale, l’unico percorso da seguire, ordinando alle Asp calabresi di chiudere i presidi Covid-19 aperti negli ospedali Spoke e destinando i pazienti positivi di coronavirus solo negli ospedali Hub. Si tratta di una decisione saggia e – sostengono dal Movimento del Territorio – che va di fatto a sconfessare quanto verificatosi in realtà come quella comunale, ove è stato individuato l’ospedale “Giannettasio” di Rossano come centro destinato all’emergenza, determinando il trasferimento di risorse del personale sanitario e l’inevitabile spoliamento di altri servizi di basilare importanza, ad iniziare dal Pronto soccorso dell’ospedale “Compagna” di Corigliano che attualmente è aperto solo dalle 8 alle 20, lasciando nelle successive ore serali e notturne la popolazione al suo destino. Una scelta, questa operata dal sindaco, dal direttore sanitario e dal commissario provinciale dell’Asp, che non ha tenuto in considerazione quella che era invece la linea guida, oggi confermata, della Regione, ossia quella di non aprire assolutamente punti Covid-19 all’interno di ospedali periferici per evitare di mettere a rischio la salute del personale sanitario, dei pazienti e dei cittadini, come ribadito dalla stessa Presidente Santelli citando il caso di Castrovillari, dove si rischiava di chiudere l’intero comune per gli eventuali contagi dovuti alla mancanza dei requisiti nel presidio ospedaliero. Così facendo, la Regione ha formalizzato un percorso chiaro ed inequivocabile in merito alla gestione dei pazienti sui territori calabresi, non lasciando spazio a improvvisate scelte destinate solo a provocare tagli ai servizi sanitari ordinari già carenti e ad eventualmente causare nuove e ancor più gravi problematiche”. |