Eschilo e Dante protagonisti al Castello Ducale di Corigliano. L’attrice Elisabetta POZZI ha vinto la prima edizione del Premio TIERI e ha regalato al pubblico presente due esempi immortali di teatro e letteratura recitando una parte dell’Agamennone e l’ultima frazione del Canto V dell’Inferno. Il teatro fa parte della nostra storia e la due giorni dedicata al nostro concittadino Aroldo TIERI ne è l’esempio. È quanto hanno dichiarato il Sindaco Giuseppe GERACI e l’assessore alla Cultura, Tommaso MINGRONE. Recitare Eschilo e Sofocle è stato un regalo di Elisabetta – ha dichiarato GERACI - che tutta la comunità di Corigliano calabro ha apprezzato. Premiare Elisabetta POZZI vuol dire promuovere il teatro, la cultura e la memoria della parte migliore del Paese. Abbiamo visto un’altra immagine di Aroldo TIERI, una immagine che non conoscevamo. Un segmento artistico e culturale che si somma ai grandi successi come quelli con Totò e Peppino al cinema. Aroldo è stato un grande italiano, un grande calabrese, un grande coriglianese. E ha sempre detto in giro per il mondo: sono coriglianese. Il premio alla sua memoria è un atto dovuto da parte nostra e di tutta la comunità. La nostra città – ha affermato l’assessore MINGRONE - deve crescere con la cultura. Il premio rende onore a un grandissimo uomo dello spettacolo. È il rilancio di una città con tanti problemi. Mettiamo in mostra la parte migliore della nostra storia. Si tratta di un input colto dalle Associazioni culturali. Ringrazio il comitato di coordinamento. Il teatro è vita e cultura. Il teatro è ARNOLDO TIERI E GIULIANA LOJODICE. Meraviglioso luogo – ha commentato Elisabetta POZZI -questo Castello. Meraviglioso parlare di Araldo. Dobbiamo avere la possibilità di essere ricordati. Onorata e commosso di ricevere questo premio. La cosa più importante della mia vita è il teatro. Aroldo ultimo attore leggero, ironico. Evocava spiriti di tutti i tempi. Grata a Giuliana e alla città di Corigliano di cui non mi dimenticherò mai. Ringrazio il Comune, Sindaco e Assessore. Rarissimo il calore, l’interesse per il teatro in questa nostra Italia. A Corigliano ho visto un grande interesse per il teatro. Vi ringrazio veramente. Chi sta sul palcoscenico deve crederci molto. Attraverso questo lavoro possiamo entrare nella materia della società. È un lavoro di resistenza. Ho allontanato Aroldo TIERI - ha affermato Giuliana LOJODICE - da un certo cinema. Abbiamo iniziato facendo teatro divertente. E proprio con una commedia è esplosa la ditta Tieri-Lojodice. Poi abbiamo cambiato. Abbiamo portato in scena pure James Joyce. Aroldo aveva la capacità di tirare fuori dai personaggi cose insolite. Si era specializzato in personaggi terribili. Ora sono quasi 10 anni che non è più con noi. Morì nel 2006. Ma vive ancora. (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |