Nota del PD Al Presidente della Regione Calabria, al Prefetto di Cosenza, al Sindaco di Corigliano Rossano < A distanza di venticinque giorni dall’esplosione dell’epidemia da Covid-19 in Italia, la Regione Calabria, che come altre regioni del sud, ha dovuto registrare l’esodo dei propri concittadini dal nord Italia, non sembra ancora avere un piano operativo chiaro per affrontare e contrastare l’emergenza. La Presidente Santelli, durante la trasmissione “Mezzora in Più”andata in onda domenica scorsa su Rai tre, non ha saputo fornire cifre precise sul numero dei posti letto ad oggi realmente disponibili e dedicati all’emergenza Coronavirus, nonché sulla ripartizione degli stessi per i casi che necessitano di terapia intensiva. Le dichiarazioni di intenti circa leventuale ordine di macchinari e attrezzature specifiche non può costituire una risposta sufficiente, perché confermano se mai il fatto di non essere pronti. L’auspicato intervento dell’esercito per i controlli dei rientri al Sud non sono confortanti, perché nulla dicono su come la Calabria si stia muovendo sul fronte sanitario ed anzi, tradiscono un’inerzia che desta preoccupazione. È stato detto e ripetuto a gran voce, dagli addetti ai lavori e dai rappresentanti del governo, che la nostra Regione costituisce l’anello più debole del Paese, sia per carenza strutturale che di personale. Sin dal principio si é ipotizzata la necessità di individuare una figura esterna, un commissario esperto. Bene la recente decisione della Presidente della Regione Calabria di costituire una task force, ma ci chiediamo se l’eccessivo numero dei componenti sia funzionale ai tempi richiesti dell’agire rispetto all’evoluzione della stessa emergenza sanitaria, L’esperienza insegna che organismi costituiti da un numero eccessivo di persone non funzionano bene e le decisioni non sono assunte tempestivamente. Chi è a capo di tale task force? Occorrerebbe che alla guida vi sia un tecnico esperto, che abbia la responsabilità di direzione, prerogative ed unicità decisionali (evitando il solito scaricabarile delle responsabilità), che operi e sia presente stabilmente in Calabria, non essendo sufficiente una mera collaborazione, tra l’altro, pare che avverrebbe a distanza. Tanto più che si sta ipotizzando l’avvicinarsi del picco dell’epidemia e un aumento dei contagi nel meridione e in Calabria. Chiediamo inoltre la riapertura immediata degli ospedali di Cariati e di Trebisacce, attrezzandoli per posti letto e di terapia intensiva per far fronte all’emergenza da coronavirus. Chiediamo che gli operatori sanitari impegnati in prima linea non restino soli e senza misure adeguate di protezione, che sia loro garantita la personale verifica con l’uso di tampone ( anche se asintomatici), sia per la loro sicurezza e per il mantenimento dell’operatività delle strutture ove sono impegnati, che per evitare che veicolino all’esterno il virus; costituendo la persistenza di una tale situazione grave omissione e responsabilità per eventuale provocata diffusione del contagio. Chiediamo al sindaco di Corigliano Rossano di convocare la conferenza dei sindaci del territorio in seduta permanente, anche a mezzo Skype, per monitorare complessivamente la situazione della nostra area, per coordinare le decisioni a livello istituzionale e per proporre e richiedere insieme gli interventi necessari. Al sig. Prefetto di Cosenza chiediamo di farsi carico presso la stessa Presidenza regionale e le Autorità Sanitarie Regionali e Provinciali a che intervengano prontamente, adottando tutte le misure necessarie al fine di meglio contrastare la diffusione del virus e per assicurare le dovute cure e i servizi sanitari necessari>.
PD Corigliano-Rossano
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