n queste giornate di giustificata e crescente tensione giungono con regolare cadenza quotidiana nuove disposizioni in ordine alle necessarie protezioni individuali e collettive atte a rendere piu’ sicure le nostre esistenze.Siamo consapevoli che nelle prossime settimane capiremo con maggiori dettagli l’andamento dei contagi.Con un presumibile picco nelle prossime giornate per l’intuibile manifestazione sintomatologica in persone allo stato ignare del possibile contagio.In questo succinto quadro di incertezze e corrette forme di misure costrittive,risulta di difficile comprensione l’assoluta incuranza cui,nostro malgrado,come sanitari,ci sentiamo sottoposti.Allo stato e posso parlare per esperienza personale e per quello che mi è capitato di ascoltare da altre/i colleghe/i medici impegnati sul territorio e persino nelle strutture ospedaliere,non sono stati assolutamente consegnati alcuni dei piu’ banali dispositivi di sicurezza(guanti,mascherine,camici monouso).Inutile sottolineare che proprio i medici risultano i piu’ esposti alle infezioni e di conseguenza rischiano in proprio ovvero di essere inconsapevole veicolo di trasmissione del temibile virus.Posso testimoniare in via diretta che l’abnegazione ed il senso del dovere individuale sta caratterizzando la totalità delle/i colleghe/i,ma con altrettanta sincerità trovo assolutamente incomprensibile che ci si debba rivolgere –con annessa preghiera-ad una ferramenta per cercare un minimo di mezzo di protezione.Senza polemiche inconcludenti,senz’altro dannose in questa fase di comune sentire,auspico che Ella voglia adottare le opportune misure di contenimento nel rispetto delle professionalità in prima linea e soprattutto dei cittadini calabresi.
Angelo Broccolo Medico |