Quando scrivevamo che il sistema sanitario pubblico regionale rischiava l’implosione, ci riferivamo, ovviamente, a situazioni di normalità.
A quelle condizioni date, da molti mesi stiamo denunciando lo svuotamento a tutti i livelli, di ogni reparto, laboratorio, ufficio, ambulatorio, servizio sanitario. Tra pensionamenti naturali e anticipati da quota 100, la sola ASP di Cosenza è “dimagrita” di centinaia di Lavoratori all’anno, a cui non è corrisposto un adeguato turn over.
I Lavoratori, soprattutto il Personale cosiddetto di “trincea”, è già sottoposto a uno stress lavorativo per carichi di lavoro altrimenti insopportabili.
Il solo rischio del potenziale contagio da coronavirus, ha dimostrato che le nostre preoccupazioni erano fondate. Non vorremmo mai immaginare gli scenari più complicati, ma già oggi il sistema sanitario pubblico sta dimostrando carenza e approssimazione.
Ci viene segnalato che molte postazioni del 118, in più parti della Provincia, non siano state adeguatamente rifornite delle necessarie dotazioni di protezione, ossia mascherine e tute integrali, oltre a guanti monouso. Nei reparti Ospedalieri si continua a circolare liberamente, mentre il Personale di servizio non viene attrezzato del materiale di prevenzione, né viene regimentato l’accesso. Nei Laboratori Analisi mancano mascherine e altro materiale di protezione e prevenzione. Segnalazioni di carenze varie ci pervengono da ogni presidio sanitario dell’intera Provincia. I Lavoratori della Sanità sono in trincea, e affrontano la guerra quotidiana senza adeguati strumenti di difesa.
La sicurezza del Personale tutto, che opera ad ogni livello nel sistema sanitario regionale, deve essere salvaguardata ad ogni costo!
In ogni caso, vanno recuperati tutti i ritardi accumulati, provvedendo con urgenza a rimpinguare il Personale. Non c’è un solo minuto da perdere!
Si cominci, immediatamente, a trasformare in tempo pieno tutti i rapporti di lavoro part time da anni presenti nell’ASP di Cosenza. Si adeguino i contratti degli Ausiliari alle mansioni effettivamente svolte, consentendo a questi Lavoratori di lavorare in tranquillità e pienezza di diritti. Si assumano a tempo indeterminato tutti quei Lavoratori ad oggi assunti con contratti a termine, a stento rinnovati fino al 30 giugno, e solo dopo forte pressione del Sindacato Confederale di Categoria.
Tutto ciò alleggerirebbe sin da subito il grave sovraccarico imposto in questo momento agli Operatori della Sanità. Ma avrebbe anche un altro aspetto positivo, poiché tale Personale è già formato, dotato della più ampia esperienza e già conoscitore degli ambienti e delle condizioni di lavoro. Nel frattempo, si faccia un’ampia ricognizione del fabbisogno del Personale, e lo si discuta con il Sindacato, come da tempo stiamo sollecitando, in modo da avere un quadro completo delle carenze di organico e poter così intervenire. Il piano di rientro, e il commissariamento ormai decennale della sanità calabrese, non dovranno costituire un freno: di fronte alla salute dei Cittadini, e al mantenimento di un adeguato sistema sanitario pubblico, non ci possono essere ragioni di bilancio che tengano. E, infine, si pensi a convertire ed attrezzare le strutture sanitarie ad oggi poco o per niente utilizzate, in modo da poter fronteggiare ogni evenienza di carattere eccezionale.
FP CGIL Castrovillari – Vincenzo Casciaro Segretario Generale
FP CGIL Cosenza – Teodora Gagliardi Segretaria Generale
CISL FPS Cosenza – Pierpaolo Lanciano Segretario Generale
UIL FPL Cosenza – Susanna De Marco Segretaria Generale |