Sono un genitore piuttosto sorpreso e deluso dal comportamento dell’Istituto Tecnico Professionale IPSIA Nicholas Green di Corigliano Calabro. Il mio stato è dovuto allo strano comportamento, piuttosto diseducativo e poco formativo, che è stato tenuto dal corpo docente nei confronti di mio figlio e di alcuni suoi compagni. Chiaramente mi preoccupo solo della posizione di mio figlio. In particolare mi riferisco al fatto che nel corso dell’anno è stato selezionato per la partecipazione ad un Campus in Inghilterra della durata di un mese, cosa che mi è sembrata molto positiva e qualificante per il mio ragazzo e, in un certo qual modo gratificante poiché sembrava riconoscere la premiazione di un percorso di studio di buon livello. Il 27 aprile, mio figlio, assieme ad altri studenti, ad alcuni insegnati e parte dei dirigenti della scuola, sono partiti per Londra. Lì hanno studiato, seguito corsi e sostenuto alcuni esami. Il 26 maggio, a pochi giorni dalla chiusura della scuola, sono rientrati in sede a Corigliano. Finita la scuola, l’esito degli studi è stato valutato dai professori assai negativamente, al punto che mio figlio e altri quattro che hanno partecipato al campus a Londra, sono stati bocciati, altri due rimandati e solo uno dei partecipanti è stato promosso. Lascio immaginare la mia sorpresa, soprattutto in considerazione del fatto che essendo stato mio figlio selezionato per il campus pensavo che a scuola avesse un rendimento adeguato o comunque non tale da rischiare la bocciatura. Inoltre tale considerazione la faccio anche verso i professori del suo corso che, a maggior ragione, avendolo selezionato per un campus che durava un mese a Londra, proprio nell’ultimo periodo dell’anno, pensavo avessero preso in considerazione l’andamento complessivo del ragazzo (e dei suoi compagni). Avrei preferito piuttosto che mi venisse detto che a scuola non andava proprio bene e che sarebbe stato opportuno, nell’ultimo periodo, cercare di recuperare facendolo studiare. Invece, la convocazione per il Campus ha fatto si che venisse fatta tutt’altra valutazione del suo andamento scolastico. Gli stessi professori non lo avrebbero dovuto convocare per il campus ma avrebbero dovuto invitarlo a stare a casa a studiare. Faccio riferimento chiaramente a mio figlio, ma penso che le stesse riflessioni le stiano facendo anche i genitori degli altri ragazzi selezionati e poi bocciati o rimandati. Di fronte a tutto ciò mi sorge il dubbio che la convocazione di questi otto ragazzi per il campus piuttosto che una promozione per il percorso di studi che si stava facendo, sia stata invece, il mero reclutamento di qualcuno affinchè il campus si svolgesse, anche per il viaggio in Inghilterra che i professori e dirigenti altrimenti non avrebbero potuto fare. Quindi si è deliberatamente scelto poi di bocciare ragazzi che invece i professori avrebbero dovuto guidare verso lo studio e il superamento dell’anno scolastico, arrecando invece notevoli danni ai ragazzi e alle loro famiglie, il tutto per un campus a Londra.
Corigliano Calabro lì 19/06/15 Antonio Avena |