Prima regola: gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus. Lo dicono tutte le autorità sanitarie mondiali, ricordando una misura di ordinaria igiene: lavarsi le mani con acqua e sapone dopo ogni contatto con il proprio animale domestico. Detto questo, la World Small Animal Veterinary Association (Wsava), associazione mondiale dei veterinari dei piccoli animali, ha predisposto un documento per aiutare i medici veterinari a rispondere alle domande frequenti sul nuovo coronavirus (Covid-19) e rassicurarli circa il rischio di infezione.
“Sollecitate i proprietari a non lasciarsi prendere dal panico“, raccomanda a tutti la Wsava, perchè cani e gatti non trasmettono il virus. Il presidente della Wsava, Shane Ryan, si è detto preoccupato per il rischio che, a livello globale, Covid-19 “possa determinare un aumento di cani e gatti abbandonati o in condizioni di sotto-accudimento“.
Michael Lappin, presidente del Comitato One Health della Wsava, raccomanda poi ai veterinari di dare ai proprietari i seguenti consigli, qualora fossero in quarantena, anche volontaria: tenere con sé i loro animali da compagnia; tenere i gatti all’interno; provvedere alle cure di eventuali pets che rimangono in casa, nel caso in cui i loro proprietari abbiano familiari o amici Ospedalizzati da accudire; contattare il proprio veterinario in caso di domande o dubbi.
Alla domanda “Devo evitare il contatto con animali domestici o altri animali se sono malato?“, occorre rispondere che non bisogna mai maneggiare animali domestici o altri animali quando si è malati. Non fa eccezione il Covid-19. Accorgimento supplementare: indossare una mascherina se il contatto con gli animali è necessario, ad esempio se si è gli unici a prendersene cura. Le persone con diagnosi di Covid-19 dovrebbero stare lontano dagli animali domestici per proteggerli.
Cosa fare, invece, se l’animale ha bisogno di cure ed è stato in contatto con una persona contagiata dal nuovo coronavirus? La raccomandazione è di avvisare il medico veterinario, prima di portarlo direttamente in ambulatorio, di informarlo del contatto del’animale con persona contagiata e di attenersi alle indicazioni della struttura veterinaria.
E sulle preoccupazioni relative agli animali domestici che sono stati in contatto con persone infette da questo virus, il veterinario deve dire che il virus si sta diffondendo da persona a persona. Ad oggi non ci sono prove chi i cani e i gatti possano essere infettati dal Covid-19.
Cosa si dovrebbe fare con gli animali nelle aree in cui il virus è attivo? Poiché diversi tipi di coronavirus possono causare malattie negli animali, fino a quando non ne sapremo di più sul nuovo Covid-19, nelle aree dove il virus è attivo, bisognerebbe evitare il contatto con gli animali e indossare una mascherina se si interagisce con gli animali o se ne prende cura.
Notazione finale per i medici veterinari: il Comitato della Wsava ha analizzato il possibile ruolo protettivo di vaccini contro il coronavirus enterico canino, nella speranza che possano offrire una protezione incrociata contro Covid-19, concludendo però che “non ci sono prove per affermarlo, poiché il nuovo virus è una variante di coronavirus nettamente diversa“. |