Un paese che non sa trarre insegnamenti dagli accadimenti gravi ed improvvisi che la realtà gli mette in campo e di come vengono affrontate, è un paese destinato all’immobilismo ed alla rovina! Cosa ci sta insegnando il coronavirus? 1) che un servizio sanitario funzionante, come da Costituzione, debba esserlo al di là del suo costo. Questo per richiamare la questione sanitaria calabrese dove le uniche cose che cambiano da oltre 10 anni, sono i Commissari per il rientro del debito! Ed oggi noi qui non sappiamo più a quale Santo (vero) votarci, sperando che il coronavirus non si accorga di noi e ci dimentichi nell’inferno quotidiano in cui viviamo a causa della sanità “corrente“ che fa di noi tutti calabresi dei morti viventi! Preso atto che la risposta la deve dare la sanità pubblica e non quella privata che in questo caso, non essendoci in gioco Soldi da incassare, ma da spendere, tace e si nasconde, la Calabria è assolutamente impreparata, alla pur minima spinta del coronavirus sia per uomini, mezzi e strutture che sono state fatte diventare ad arte dei grotteschi gusci vuoti!
Vorrei ricordare a mero titolo d’esempio ai calabresi che leggono, che l’ospedale di Lungro era storicamente un’eccellenza della pneumologia e non solo in Calabria, ora la gramigna ne è diventata unica utente, essendo in totale abbandono e disarmo!
2) la riforma del titolo V della Costituzione si dimostra per come sia stata utilizzata da soggetti che avevano altre mire che non fosse lo snellimento burocratico dello Stato, ovvero utilizzarla come grimaldello per giungere al definitivo allo scasso della Costituzione, e lo spacchettamento dell’unità Nazionale, da cui la forte richiesta delle regioni ricche di autonomia differenziata ne è indubitabilmente la conseguenza più recente! Se non fosse che il sopraggiungere del virus ha funzionato da “Nemesi storica“ e improvvisamente messo a nudo il re, ed accade che la tanta decantata efficienza delle regioni più ricche diventa per loro un autogoal mortale, quando ognuna di esse pretendendo di comportarsi come meglio crede, manda alla malora tutto il sistema nazionale, portando allo scoperto il limite proprio della loro grande ed irrinunciabile richiesta: l’autonomia!
3) il sistema di informazione che si è comportato come quei cuccioli che messi davanti ad una enorme ciotola piena mangiano troppo fin quasi a morirne e rimanere a pancia all’aria! Una notizia come questa da difondere, analizzare, criticare discutere nei contenuti e negli sviluppi, ha mandato in crisi il sistema informativo dei media che è andato completamente in tilt presentando un evidente corto circuito tra dati ed esiti diffondendo tra notizie parziali o mal interpretate panico mentre racconta di non volerlo diffondere!
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