Senatori M5S della Commissione Agricoltura: «Si faccia chiarezza sulle elezioni della deputazione consortile del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino di Trebisacce. È mancata la trasparenza: elezioni svolte sottotraccia nel silenzio più assoluto mentre gli agricoltori si sentono sempre più abbandonati. Ne stiamo discutendo anche in commissione “Agricoltura e produzione agroalimentare” Senato visto che abbiamo un affare assegnato sui consorzi di bonifica. Ormai è necessaria una loro riforma, soprattutto al Sud».
Da quanto s’è appreso, non vi è stata nessuna sospensione delle procedure elettorali poiché il TAR di Catanzaro, nei giorni scorsi, con Decreto monocratico del Presidente, aveva accolto il ricorso dell’Ente Consortile contro la Regione Calabria, che con nota del Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari aveva intimato lo stop alle elezioni consortili. Le elezioni si sono svolte regolarmente nonostante la Regione Calabria, avendo avviato la procedura di Commissariamento dell’Ente, avesse di fatto sospeso la consultazione destinata ad eleggere la nuova deputazione consortile per i prossimi 5 anni (2019/2024). Il problema è che non è per nulla un momento tranquillo per l’ente consortile con sede a Trebisacce alle prese con il rischio-commissariamento. Anche le organizzazioni sindacali avevano sollevato nei giorni scorsi una serie di problemi, ad esempio, sulla metodologia della “chiamata diretta” utilizzata dalla deputazione, anche i rappresentanti della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza in seno alla Deputazione del CDA dell’Ente hanno preso le distanze dal metodo adottato per il reclutamento delle stesse sei unità lavorative. Mentre il bilancio dell’Ente consortile si continua ad assumere e a pensare ad altre questioni. Non è la prima volta che interveniamo su questioni legate al Consorzio di Bonifica di Trebisacce. Nei mesi scorsi avevo sentito e invitato l’Ente a risolvere tempestivamente l’incresciosa situazione in atto onde evitare ulteriori problemi alle coltivazioni in tutto l’Alto Jonio Cosentino e nella Sibaritide, area la cui economia si fonda su un tipo di agricoltura di qualità e a prevalenza biologica. Vi è una crisi idrica che da anni attanaglia tutta la loro area di competenza ma non si fa nulla. Idem per i problemi segnalati in riferimento alla centrale idroelettrica del Cino che puntualmente, ogni anno in estate, mette in difficoltà gli agricoltori. Per non parlare dei disagi creati dal problema della riscossione dei tributi imposti anche a chi non beneficia dei servizi del consorzio. L’ennesimo caso è stato questo delle elezioni svolte nei giorni scorsi. Chiediamo che gli organi preposti facciano chiarezza. È mancata la trasparenza: la tornata elettorale s’è svolta sottotraccia nel silenzio più assoluto mentre gli agricoltori si sentono sempre più abbandonati. Ne stiamo discutendo anche in commissione “Agricoltura e produzione agroalimentare” Senato visto che abbiamo un affare assegnato sui consorzi di bonifica. Ormai è necessaria una loro riforma, soprattutto al Sud.
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