Dal rilancio strategico dell’agricoltura passa lo sviluppo eco-sostenibile della grande Città di Corigliano Rossano e dell’intera Sibaritide. Ma non potrà mai esserci autentica e sana competizione su scala nazionale ed internazionale per le nostre produzioni e per la rete imprenditoriale di questa terra senza rispetto delle regole e cultura della legalità. Se, con il consenso dei cittadini, saremo al governo della Città, uno dei nostri primi atti sarà la costituzione di parte civile da parte del Comune negli instaurandi processi giudiziari contro il caporalato.
È quanto dichiara Gino Promenzio, candidato a sindaco per la COALIZIONE CIVICO E POPOLARE alle prossime amministrative di maggio 2019 commentando la notizia del blitz della Guardia di Finanza eseguito sulla SS106 all’alba di stamani (lunedì 25 marzo) e che ha portato alla denuncia di 18 persone per pretesi reati di caporalato ed immigrazione clandestina ed alla identificazione di 56 soggetti reclutati in violazione dei contratti nazionali e provinciali del comparto agricoltura.
Siamo e restiamo garantisti – continua – e per la tutela senza se e senza ma della presunzione di innocenza per tutti. Allo stesso tempo riteniamo che il rispetto della legalità, precondizione irrinunciabile di ogni sviluppo, ma ancor di più la promozione della cultura della legalità debba essere invocata, ribadita e portata avanti a voce alta e senza alcuna remora, soprattutto da parte di quanti ambiscono a rappresentare le istituzioni a tutti i livelli.
Ciò detto, a questa terra ed alla ricchezza della sua agricoltura servono respiro e prospettiva. Servono ottimismo e genialità. E serve anzi tutto confronto con le migliori esperienze di successo europee, italiane e meridionali per costruire, qui e adesso, sulla quantità, sulla qualità e sulla capacità di distinguersi con identità e comunicazione strategica nei mercati internazionali il rilancio culturale ed economico dell’intero comparto agroalimentare dell’intera area e della Calabria. |