La gestione dei beni comuni del nuovo Comune unico è un tema qualificante su cui le forze politiche e civiche devono potersi esprimere in campagna elettorale, e sarà un tratto caratterizzante delle diverse visioni amministrative che le stesse proporranno alla cittadinanza. In particolare il Castello ducale di Corigliano, simbolo dell’intero territorio e monumento dall’enorme valore storico-culturale, non può essere ipotecato da qui ai prossimi sette anni con un bando di gara fatto “alla chetichella“ da una gestione commissariale ormai agli sgoccioli, ma ogni decisione circa la sua destinazione deve essere rimessa alla volontà dei cittadini. Vogliamo beni comuni valorizzati, messi in sinergia fra loro per creare percorsi turistici, con una visione globale delle potenzialità del territorio di Corigliano Rossano, oppure vogliamo continuare con la politica dei beni pubblici svenduti, privatizzati, messi nelle disponibilità di pochi anziché dell’intera collettività? Vogliamo avere l’ambizione di una gestione pubblica dell’immenso patrimonio storico, turistico, culturale di cui disponiamo, oppure vogliamo continuare a fare le cose in maniera disarticolata, disorganizzata, senza alcuna pianificazione? La risposta possono darla soltanto i cittadini e le forze politiche che si faranno carico di proporre loro un’idea amministrativa durante la prossima campagna elettorale. Il commissario andrà via fra poco più di 3 mesi e non ha diritto di blindare un bene pubblico così importante per lo sviluppo futuro del nostro territorio con un bando frettoloso e totalmente avulso da alcun progetto di sviluppo complessivo. Per questo chiedo che si fermi immediatamente questo bando di gara per la gestione del Castello e si lasci ai cittadini il diritto di disporre dei loro beni comuni! |