Seppur nata a Cropalati nel 1938, in realtà era a tutti gli effetti una cittadina di Corigliano Calabro. Qui era giunta, infatti, nell’ormai lontano 1964, per non andar via mai più. Oltre 50 anni d’ininterrotta presenza, interamente dedicata alla famiglia e al lavoro, che l’hanno decretata come una delle principali figure di riferimento della città. Nei giorni scorsi, tra l’unanime amara sorpresa e la sincera commozione, la signora Carmela Elia ci ha lasciato. Da tutti conosciuta come la “Signora Gradilone”, rappresentava la mitica immagine dell’altrettanto mitica “Edicola Gradilone” situata in via Nazionale, in quel di Corigliano Scalo. Ed è proprio alla stessa storia della cosiddetta “Stazione” coriglianese che è indissolubilmente legata la vicenda umana e professionale della signora Carmela, sotto i cui occhi sono nate e cresciute intere generazioni di cittadini. La nostra infanzia dapprima, l’adolescenza poi, l’età adulta infine. Tutte le tappe della vita si sono consumate in compagnia della dolce “Signora Gradilone”, che tutti ricordiamo con affetto e gratitudine per la sua presenza silenziosa e costante nell’intramontabile attività di famiglia, fino all’ultimo giorno dell’esistenza terrena gestita con la consueta scrupolosità insieme ai competenti e premurosi figlioli. Per tanti di noi è stata la “signora delle figurine”, per altri la “signora del Topolino”; per tutti, sempre e comunque, una seconda mamma, una nonna, un’amica, una vicina di casa, in possesso di virtù non comuni quali la propensione all’ascolto e la rettitudine morale. Ha accompagnato la nascita e l’evoluzione dello Scalo coriglianese, informando, con le locandine affisse giorno per giorno dinnanzi alla sua edicola, circa tutte le notizie di carattere e interesse locale. Nota per la sua proverbiale discrezione e molto pragmatica, è stata una grande donna. La sua figura mancherà a tutti noi. Anzi, ci manca già. |