“Il territorio è stato violentato”. Così il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla in merito a quanto emerso nel corso dell’inchiesta “Flumen Luto” avviata in seguito alla violenta alluvione che, nell’agosto del 2015 mise in ginocchio il territorio di Corigliano Rossano. Sotto sequestro dall’alba di questa mattina, terreni, palazzi e persino piazze ad opera dei Carabinieri Forestali con il supporto del VIII Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari. All ‘operazione hanno partecipato Carabinieri Forestali del Gruppo di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro, Parco della Sila e del Pollino oltre a militari delle Territoriali. 100 tra terreni agricoli, manufatti e fabbricati che insistono negli alvei dei fiumi e nelle fasce di rispetto delle aree a rischio idrogeologico.
“Abbiamo sequestrato terreni, fabbricati, interi condomini, servizi commerciali e anche piazze – afferma il Procuratore Facciolla – A Corigliano c’è una piazza che è completamente abusiva, fatta in spregio al territorio, hanno costruito nel fiume, hanno chiuso un intero alveo di 16 metri, riducendolo a due metri, per fare piazze e palazzi, favorendo certamente qualcuno. Il territorio è stato violentato, ed è venuta a galla questa situazione proprio per i danni che ci sono stati e, mi spiace dirlo, l’alluvione è stata l’occasione per evidenziare quello che è stato fatto, o non fatto, negli anni”. Sono 195 gli indagati tra appartenenti alla Pubblica Amministrazione, imprenditori edili e privati cittadini. “Gli indagati – prosegue Facciolla – riguardano anche le amministrazioni comunali di Corigliano e Rossano, ma anche l’Amministrazione provinciale di Cosenza, funzionari e anche esponenti politici, perché queste situazioni si legano a questioni elettorali, creano consenso, e le notifiche sono ancora in corso. Questo è un primo troncone, ma chiuderemo un altro grosso troncone dell’inchiesta entro settembre”. |