Il dibattito sul progetto e sulla opportunità storica della fusione delle due città di Corigliano e di Rossano continua ad essere di fatto relegato al confronto, sicuramente importante, ma di una minoranza rispetto alla popolazione dell’area urbana. Non si registra, purtroppo, alcun reale coinvolgimento sociale nelle due cittadinanze mentre si è costretti a prendere atto, ormai ciclicamente, di tentativi di disinformazione e confusione, in particolare sui presunti finanziamenti ad oggi persi dal costruendo comune unico.
È quanto dichiara l’assessore alla cultura Tommaso MINGRONE, precisando che non corrispondono al vero le cifre sensazionalistiche diffuse qualche giorno fa e fatte passare come finanziamento perso da parte delle due città, a causa del presunto ritardo rispetto alla fusione.
Non vi era e non vi è – smentisce MINGRONE – alcun finanziamento stanziato per la fusione e tanto più da considerare perso, così come è stato scritto e ripetuto in più occasioni. Né può avere senso ed efficacia pensare di alimentare quello che dovrebbe essere un dibattito reale e approfondito tra le due città con boutade destinate in definitiva a ridurre la portata storica di questa ambizione, se effettivamente avvertita come tale dalle due rispettive popolazioni e classi dirigenti. Ciò che non è tollerabile è il voler far passare questa scelta strategica e che non ha allo stato precedenti in Italia come un passaggio obbligato dal sicuro successivo ottenimento di chissà quali finanziamenti e di chissà quali benefici economici o di qualsiasi altra natura. Perché così argomentando non soltanto si perde di vista l’obiettivo ma non c’è partita. Attraverso i propri rappresentanti eletti, la comunità di Corigliano ha espresso e motivato un’esigenza di approfondimento e di chiarimento rispetto all’approvazione dell’atto d’impulso per la fusione che, lungi dall’esser valutata nella sua reale portata e prospettiva, continua ad essere bollata come una inutile dilazione. Non soltanto non è così ma – scandisce l’assessore – eravamo e restiamo così convinti della necessità di unire le forze e di progettare e lavorare insieme alla Città di Rossano, già oggi, per step e su singoli momenti di convergenza, che non possiamo accettare la magra idea che si debba rincorrere ad occhi chiusi la formalizzazione dell’avvio di un iter, senza aver prima capito e verificato quali sono, nell’attualità, gli effettivi punti di incontro e di sinergia tra le due città. C’è chi preferisce rinviare questo confronto nel merito e soprattutto bypassare l’auspicata emersione di un vero dibattito intercomunale oggi del tutto assente. Noi – dice – continuiamo a pensare, al contrario, che la fusione sia il punto di arrivo di una sedimentazione necessariamente culturale e di un confronto anche tecnico e approfondito sulle concrete modalità di autogestione e fattibilità, caso per caso, del comune unico, frutto della fusione. Le due città hanno tutte le possibilità per dimostrare già oggi di poter fondersi su diverse azioni amministrative da condividere. È per queste ragioni che, ritenendo di dover cogliere ogni occasione anche critica per stimolare il dibattito tutt’altro che chiuso sulla questione, l’Amministrazione Comunale convocherà nei prossimi giorni tutte le 100 ed oltre associazioni pro-fusione, invitandole ad essere presenti una ad una, con almeno un proprio rappresentante presente. L’obiettivo, che vogliamo condividere con tutti e senza divisioni di nessun tipo, è quello di portare fuori da cerchie percepite come elitarie ed autoreferenziali un dibattito che, per l’importanza della posta in gioco, o è popolare o è destinato a rimanere oggettivamente monco ed a non produrre alcun effetto. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |