“Che senso ha prendere i rifiuti di casa propria e gettarli per strada, molto spesso dinanzi ad attività commerciali della città, costringendo ogni mattina i titolari delle medesime a fare pulizia? Perché non ci si attiene alle regole che la raccolta differenziata impone e si creano disservizi al resto della popolazione?”. È il legittimo quesito che si pongono dal Comitato civico Insieme per Schiavonea, la cui portavoce è Carmela Apicella, che ha inteso farsi interprete delle istanze provenienti in tal senso dalla comunità locale. Intervento che s’inquadra nel novero delle attività promosse dalla rete di Comitati popolari ideati dal giornalista Fabio Pistoia con un nutrito gruppo di cittadini. “Sono stati alcuni esercenti commerciali del borgo marinaro di Schiavonea a sollecitare un nostro pubblico intervento per protestare – dichiarano dal Comitato – contro l’inciviltà di alcuni concittadini nonché chiedere alle preposte autorità di vigilare su simili inqualificabili comportamenti e sanzionarli adeguatamente. È il caso, ad esempio, di un’attività situata in via Provinciale, proprio all’ingresso di Schiavonea, di proprietà dei sigg. Nicola Martilotti e Maria Carmela Salerno, i quali quasi ogni giorno si trovano, loro malgrado, a dover effettuare pulizie nell’intera area dove sorge il loro negozio a causa di buste d’immondizia abbandonate. Atteggiamenti del genere non possono essere sottaciuti o, peggio ancora, divenire cattiva abitudine alla quale rassegnarci. È una questione di rispetto nei confronti della società incaricata del servizio raccolta rifiuti, degli operatori ecologici che lavorano con attenzione, dei numerosi concittadini che effettuano la predetta raccolta in modo scrupoloso, ma soprattutto dell’ambiente pubblico. Buttare la spazzatura per strada o davanti ad un negozio, magari per fare un inutile quanto sciocco dispetto, è solo un comportamento che squalifica chi lo compie e si ritorce anche contro se stesso”. |